Premetto che l’ubriacatura politica di questi giorni ha portato qualche mollica speculativa in più sull’Italia, che in termini di forza comparativa sta meglio dell’Eurostoxx, ma paggio della Spagna.
Fatta questa premessa, è bene dare un occhio a quello che succede dall’altra parte dell’Oceano.
L’indice Dow Jones sta disegnando un range ben definito compreso tra 14700 e 15750, mentre i mercati in senso generale da molti giorni vivono in un contesto di bassa direzionalità.
Il quadro politico americano, non sembra migliore di quello visto in Italia. Da tempo si sta formando un gioco forza tra repubblicani e democratici con al centro la tanto discussa Obamacare, mentre entro la metà di ottobre dovrà essere elevato il tetto del debito.
Spesso, anche negli Stati Uniti, il teatrino politico ci ha abituati ai soliti finali, pieni di compromessi, che tuttavia hanno portato ad una risoluzione positiva della problematica.
Così è stato nell’agosto del 2011 e nel dicembre del 2012. Chissà che questa volta non esca un finale a sorpresa?
A contorno di tutto ciò il mese di ottobre potrebbe offrire un quadro nuovo sul tema delle trimestrali.
Molte società, esposte nelle aree emergenti, questa volta, potrebbero aver sofferto delle dinamiche valutarie viste tra luglio e agosto, mentre negli stessi US la domanda non ha mostrato una particolare vivacità.
Pertanto, il movimento laterale descritto nel grafico del Dow Jones potrebbe aver rappresentato una fase di distribuzione estremamente pericolosa.
Sicuramente ci troviamo in una fase in cui navigare a vista è la regola quotidiana.
Alla prossima
Aforisma della settimana
E’ più facile seguire il movimento che non anticiparlo. Anonimo