A proposito di culo alla finestra diamo uno sguardo allo scenario internazionale.
Mi sento in dovere di scippare questo bel grafico pubblicato questa mattina da “il Sole 24 ore” alla stregua di come il QE di Bernanke ha scippato il 99% della popolazione.
Il grafico parla da sé su quali siano stati gli effetti della politica quantitativa della Fed.
Fossi Bernanke non avrei il coraggio di farmi vedere in giro.
Nonostante ciò mi tocca sentire ancora le “puttanate” di Krugman, il cui premio Nobel doveva forse rafforzare il pensiero di quell’1% della popolazione, mentre Mises e Hayek se lo sono conquistati sul campo, dopo anni e anni di insegnamenti.
Ancora le puttanate sulla rievocazione di Roosevelt e la politica Keynesiana, i cui effetti sono stati quelli di riproporre crisi sempre più grosse e difficili da risolvere a spese della povera gente.
Ancora le puttanate sulla necessità di nominare la Yellen come successore di Bernanke al fine di creare aspettative inflattive, le quali verrebbero meno se Summers prendesse il comando della Fed.
Le politiche quantitative, forse, avrebbero dato un impulso, se le stesse fossero state supportate da una politica fiscale in grado di incentivare investimenti strutturali da parte delle aziende, magari attraverso un’imposta progressiva.
Invece si è dato la possibilità alle stesse di ottimizzare al meglio gli effetti dei tassi artificiali, senza che la forza lavoro ne beneficiasse. Addirittura, chi aveva provocato la crisi del 2007, come il sistema bancario, si è trovato nella condizione di ritornare più forte di prima, aumentando oltretutto il potere decisionale sulla vita politica del Paese.
Questa lunga premessa per dire che forse sarebbe arrivata l’ora di chiudere i rubinetti da parte della Fed.
La motivazione del QE per combattere la disoccupazione credo si sia rivelata una delle più grandi prese per il culo degli ultimi 80 anni, quindi mi auguro di non sentire ancora una volta la solita cantilena di Bernanke.
Mercoledì, forse e finalmente, verrà dato inizio al processo di riduzione della droga, somministrata ormai da mesi e mesi e che ha consentito a Wall Street di macinare record su record.
Oppure ci vorrà sorprendere con altri effetti speciali, caro signor Bernanke?
Sorprendere mercati che già prevedono il Paradiso su questa Terra e in questa vita, credo sia molto difficile se non impossibile.
Il fatto che Goldman Sachs sia fra le più certe che prossimamente il tapering prenderà vita e che soprattutto la Fed abbandonerà il target sul tasso di occupazione, la dice lunga.
Ovviamente i mercati sono talmente drogati dall’ottimismo (e dalla liquidità) che un tapering di soli 10/15 mld verrà visto come un’occasione per segnare nuovi massimi del Dow Jones. La realtà è che senza gli interventi della Fed, le borse inizieranno ad accusare sintomi di nervosismo, tipici del tossico a cui manca la dose giornaliera di droga alla quale era stato abituato.
Nel grafico sopra è raffigurato l’indice Dow Jones. Il sistema che abbiamo ottimizzato, da circa metà luglio si trova in posizione di uscita.
Molto probabile quindi, che nelle ultime settimane sia avvenuta una fase di distribuzione piuttosto importante. Del resto la Fed ha dimostrato di saper fare bene gli interessi dei big e un pò meno quelli del parco buoi, che sembra entrato a piene mani.
Situazioni di allarme arriverebbero sotto 15190 e principalmente alla rottura di 14800.
Alla prossima e mi raccomando, alla finestra fateci stare gli altri.
Aforisma della settimana
Sono giunto alla conclusione che è necessario saper interpretare se stessi, almeno quanto è necessario saper leggere il mercato. Jesse Livermore
Gira e rigira siamo sempre lì……………………mai come adesso restare liquidi è l'unica soluzione.Basta poco per far crollare……..<br />Io mi sono ormai matematicamente convinto che l'America non sa più come uscirne.Osservate le dichiarazioni del ministro degli esteri e…….<br />Per questo aspettiamoci qualcosa di "scontato" sul fronte mediorientale.<br />Appunto la