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S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Prima di tutto partiamo dalla legislazione.

Da wikipedia:

Nell’ordinamento giuridico italiano, quella di senatore a vita è una carica cui accedono di diritto, salvo rinuncia, i Presidenti emeriti della Repubblica, una volta ultimato il mandato presidenziale. Essi sono definiti senatori di diritto e a vita (secondo l’art. 59, comma 1 della Costituzione). Inoltre, il Presidente della Repubblica può nominare cinque senatori a vita tra i cittadini italiani che abbiano «reso illustre la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario» (secondo l’art. 59, comma 2 della Costituzione).

Napolitano ha appena nominato: Abbado, Rubbia, Cattaneo e Piano. Nel 2011 aveva nominato Monti. Quindi tecnicamente Napolitano si attiene al numero di senatori a vita che può “incaricare” secondo legge.

Inoltre, il numero di senatori a vita si era ridotto a causa della morte di Andreotti, per cui diciamo che Napolitano ripristina un gruppo che aveva subito alcune defezioni recentemente (erano rimasti solo Ciampi, Monti e Emilio Colombo).

Sul valore dei nominati a senatori a vita penso ci sia poco da dire. Sicuramente si tratta di italiani di livello che hanno dato lustro e smalto al nostro paese.

Ma dopo la nomina, Napolitano è stato attaccato in ogni direzione:

1. per i costi, e qui non posso biasimare non tanto l’elenco quanto magari il momento. Con gli italiani in difficoltà ogni costo aggiuntivo è motivo di lotta furibonda. Probabilmente però questi personaggi di livello sapranno fare in modo di non pesare sulle casse dello stato, anche se sarà una scelta loro.

2. per l’ideologia dei singoli: tutto antiberlusconiani o tiranti a sinistra. Qualcuno ha detto addirittura che Napolitano ha mirato a infoltire i voti di sinistra al senato in vista di un Letta Bis. Se davvero ha nominato 4 senatori a vita per questo, devo dire che il “vecchio” Napolitano è probabilmente più sveglio di quanto i suoi 88 anni dimostrano.

3. perchè non ha nominato Berlusconi: mi sembra evidente: senatore a vita può diventare chi ha «reso illustre la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario». Berlusconi non mi pare uno scrittore, un artista o uno scienziato. Magari se andrà ai servizi sociali potremo vedere per i meriti in campo sociale.

Certo rimangono tre considerazioni da fare:

La prima è che ormai il nominare senatore a vita qualcuno è diventanto l’unico (o quasi) modo per avere eccellenze in parlamento. Nelle tribù dove il capitalismo non è arrivato o nelle civiltà di una volta, il vecchio saggio, il grande uomo arrivavano al comando. Ora ci arriva “il furbone cognitivamente discutibile” messo nella lista giusta. Almeno con le nomine dirette abbiamo gente di livello in parlamento.

La seconda è che queste persone vengono investire di un ruolo che non hanno chiesto e che ha un grande valore morale: pensate davvero che questo per loro non sia un carico che cercheranno di onorare al meglio? E questo richiede tempo e risorse fisiche e mentali.

Terzo ed ultimo: immaginate di essere un genio nel vostro mestiere, del livello di uno dei 4 nuovi senatori a vita e dovervi sedere in parlamento e ascoltare questa mandria (parlo in media, ci sono ovviamente delle persone che escono dal gruppo, anche se poche) di politicanti, faccendieri e soldatini …  più che un favore mi sembra che Napolitano abbia più che altro dato loro un supplizio …




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