Il PD e PDL i burattini e contemporaneamente burattinai in un gioco che ha del teatrino e del paradosso.
Il PD per la prima volta nella sua esistenza ha una mano vincente sull’IMU: deve semplicemente non abolire completamente l’imu come già detto da Fassina e Saccomanni ma trovare delle soluzioni intermedie come quelle presentate nel documento messo online. In tale modo può fare una cosa di buon senso, perché è giusto non abolire l’IMU come ha detto Fassina per chi ha una casa di qualche centinaia di metri quadrati in centro a Milano, ma contemporaneamente abolirla per le famiglie meno abbienti. Questo introduce un concetto progressività fiscale che ha tutto il mio appoggio: chi ha di più deve pagare di più e chi ha di meno deve pagare di meno. Facendo così il PD metterebbe anche le core del PDL che a questo punto si troverebbe davanti a un bivio:
1. mando giù il rospo e mi tengo le sedie
2. faccio cadere il governo
Molto probabilmente il PDL sceglierebbe la 1 perchè alzare la voce è facile ma farne conseguire i fatti è difficile, visto che sebbene stiano accelerando il processo di formazione di Forza Italia, non vedo come questo soggetto politico potrebbe essere pronto in 2 mesi per delle elezioni. E poi Berlusconi i comizi da dove li farà, dal divano di casa sua? O si farà mandare ai servizi sociali pur di rimanere nel giro … e l’interdizione?
Letta sembra determinato nel tenere la posizione con puntelli come Fassina e Saccomanni, ma lo scontro è tutt’altro che scontato.
Da un lato perché dubito che il PD userà il pugno di ferro, tenendo strettamente alla propria linea, anche se il buonsenso mi porta a sperare che sarà così. Ho dei dubbi non tanto per le buone idee avanzate, quanto perché il PD è in alto mare a livello politico interno perché è vero che sono un partito senza un leader forte ma questa è proprio la loro debolezza. Inoltre sono ancora in alto mare con il congresso, che stanno cercando di anticipare a tutti i costi visto che sentono aria di bruciato sulla macchina del governo e non vogliono arrivare ad eventuali elezioni con un segretario di transizione come Epifani e soprattutto senza candidato premier condiviso (per ora si fa il nome di Letta).
Il PDL dal canto suo sta facendo una campagna di distrazione alzando la voce sull’IMU e abbassandola sulla condanna di Berlusconi: Peccato che sebbene abbia usato questo meccanismo numerose volte in questi anni riuscendovi con il popolo, non gli riuscirà con la giustizia, perché la giustizia fa il suo cammino lento ma inesorabile e una condanna è una condanna. Le dichiarazioni assolutamente insensate di questi giorni (Cicchitto: uomo avvisato mezzo salvato, riferito al governo Letta riguardo all’IMU) mostrano come lo sbando sia più che totale: fanno la voce grossa perché solo quello è rimasto. Ovvio che volendo in ogni momento possono staccare la spina al governo, ma molto probabilmente sarebbero quelli che che prenderebbero anche una bella scossa.
Il vero problema di fondo rimane il fatto che questa allegra maggioranza non ha fatto niente sulla legge elettorale e che quindi se tornassimo a votare torneremmo alle urne con un sistema totalmente antidemocratico.
Comunque nessuno dei due partiti è pronto allo scontro elettorale, nonostante le dichiarazioni che fanno a gran voce: tali dichiarazioni servono proprio a nascondere la debolezza, visto che il modo migliore di nascondere una cosa è metterla in vista e visto anche che il modo migliore di nascondere un problema è urlarne un altro.
Quindi sebbene il PD sembri in vantaggio ha ancora un problema da risolvere che lo porta ad allungare la vita del governo: la base si ricorda ancora benissimo che si sono allineati a Berlusconi (cito un tweet su tutti che ho letto il giorno dell’unione PD-PDL: “Credevo di aver votato PD, ho votato PDL. “)
Il PDL è riunito attorno al capo, che però vuole rifondare Forza Italia. inoltre sebbene in facciata non lo mostrino, dietro le quinte stanno pensando al dopo Berlusconi, perché il dopo ci sarà inevitabilmente (anche se gli assoluti con Berlusconi sono rischiosi). Chi e cosa sarà il nuovo?
Inoltre rimane il problema del M5S: saranno dei giovani, non strutturati, sognatori, ma in questo momento rappresentano l’anticasta e della casta un po’ tutti i cittadini italiani ne hanno piene le balle.
Quindi i burattinai (PD e PDL) sono un po’ anche burattini l’uno dell’altro e di se stessi e si stanno raccontando una storia che ormai non ha più pubblico visto il disamore per la politica. Devono stare attenti perchè se il pubblico dovesse apparire anche se le acque sono chete, scommetto che non avrà il biglietto in mano.
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