Dopo un settimana di relax al mare, tanto per ricaricare le pile e leggermi un pò di cose con calma, rieccomi qua.
Sono bastate solo 5 sedute per rovesciare il Mondo?
Apprendo infatti che la Spagna e il Portogallo sono salite di quasi il 5% mentre il Dax ha ceduto l’1%.
Chissà, forse la Germania ha cambiato idea?
Ovviamente anche l’Italia è in prima fila quando è il momento dei Piigs, con l’indice Ftsemib che sale di quasi il 2%.
Del resto Saccomanni ha detto che da qui in avanti vede solo ripresa e il 2014 sarà tutto all’insegna del segno positivo, smentendo quanto previsto dall’agenzia di Standar & Poor’s.
Pare che ancora non abbiano avvistato dei ciuchi volanti o degli ufo, ma di sicuro c’è il fatto che anche Draghi ha appena aperto un ombrello di difesa, invitando le banche a non seguire più i rating delle agenzie, che fino ad oggi rappresentavano l’ultimo termometro di valutazione ufficiale a livello internazionale.
In sostanza ogni qualvolta c’è un problema serio, puntualmente arriva il cambiamento di una regola dall’alto.
Questa è la conferma che da tempo, il libero mercato, che dovrebbe essere la massima espressione dei prezzi, mediante la quale vi è un adeguamento dei comportamenti umani e una successiva evoluzione, non è più tale.
Di incerto pertanto c’è solo il tempo, ossia quanto sarà la durata di questa fase che Hayek chiamerebbe “periodo del mercato collettivista”.
Di certo invece c’è solo il finale, in quanto un mercato di questo tipo è destinato ad essere travolto dalle disfunzioni socio economiche, provocate dall’arroganza dell’uomo, inteso come singolo individuo al di sopra delle parti (nel nostro caso le banche centrali), le quali saranno destinate a trovare il loro punto di riequilibrio, attraverso il mercato stesso.
Infatti, ma è solo una visione personale, non vedo molte divergenze tra i sistemi collettivisti dello scorso secolo e puntualmente devastati dalla forza delle cose, e quanto sta accadendo sui mercati finanziari mondiali da oltre 5 anni. Il sistema bancario sembra infatti da tempo al vertice della piramide e averne per adesso il pieno controllo a dispetto delle democrazie, che sembrano contare solo di facciata.
Il suggerimento che mi sento di darvi, pertanto, è quello di vivere in modo sereno e accondiscendente, l’evoluzione delle cose imposte dall’alto, ma nella consapevolezza che tutto ciò cesserà bruscamente, a causa di forze che non potranno essere più domate.
Per questa volta soprassiedo l’analisi dei mercati, considerato che i rialzi a macchia di leopardo visti nella scorsa settimana non hanno intaccato più di tanto il quadro tecnico.
Appuntamento a molto presto
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Aforisma della settimana
“Quando la borsa scende non preoccuparti, stai facendo solo risparmio forzato.” Anonimo
Io condordo su tutto il post tranne che nella questione delle agenzie di rating :-)))<br />Effettivamente non si doveva aspettare quello che ha detto Draghi per lasciarle perdere: doveva essere fatto molto prima. Infatti esse rappresentano l'ultimo termometro, ma non so quanto imparziale (dato che anch'esse sono fatte da esseri umani – e neppure dei più angioletti, soprattutto agli alti
Per i miei gusti le agenzie sono state anche troppo buone. Ricordo a tutti che siamo al 130% di debito sul Pil (e venti), che la crescita in Italia non è di casa da oltre 10 anni (e trenta) e che ormai gran parte del tessuto produttivo è andato altrove (ho dimenticato le volte che l'ho detto)……….mi vien da ridere se penso come ai tempi della Parmalat di Tanzi si introdusse anche l'
Esattamente.<br />Se ci penso ancora alla vicenda Parmalat……………grrrr…mi incazzo come una iena.<br />Anche quella fa parte (tanta) della mia scelta di far da solo e non ascoltare assolutamente più gli "esperti". E non mi vedo pentito.<br />Anzi dovevo averlo fatto almeno 10 anni fa!!!!<br />Ritornando alle agenzie io credo che siano funzionali solo alla strategia americana.
Esatto.
A me invece la cosa che più fa ixxaxzxre è il modo con cui il mercato italiano stia dalla parte dell'assoluzione di Berlusconi.<br /><br />Ormai credo che lo scontro tra mercati e realtà non si limiti più tra l'1% della popolazione e quel 99%, ma tra male e bene in cui il primo sembra prevalere.<br /><br />Questo spiega inoltre quanto di marcio abbia il sistema Italia, fino al punto che è
Concordissimo.<br />Io me lo spiego anche per il livello di tele-rincoglionimento che ha raggiunto questo paese. E l'artefice principale è lì a dimostrarlo tutti i giorni. Un vero successo dal suo punto di vista.Forse diventeremo il primo paese virtuale sul pianeta e non si è ancora accorto nessuno dell'evoluzione in pieno corso. Grandiiii…………..alla Renato Zero.