MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Le gold miners sono argomento di interessante discussione, in questo periodo in cui l’oro ha perso parte del suo smalto, visto che si comportano a leva rispetto all’oro nel bene ma soprattutto nel male. Esse sono oggetto di forte interesse speculativo visto il deprezzamento che hanno subito ma anche l’interesse da parte degli investitori di lungo periodo, considerato che appaiono piuttosto a sconto alla luce del sentimento negativo nei confronti dell’oro. Presentiamo l’analisi di una di queste, probabilmente quella che meglio si è comportata dall’inizio della caduta o correzione dell’oro.


NEW GOLD INC. (NGD)
Prezzo: 6,70 $
Mercato di appartenenza: Amex
Settore di appartenenza: Basic Material
Capitalizzazione: 3,19 mld di dollari.
Price/Book: 1,17
Dividendo: no
Fatturato: 791 mln di dollari
P/E tendenziale: 15,65

La società possiede 2 miniere di oro in Canada, 1 in California, 1 in Messico, 1 in Cile e 1 in Australia. Essa è posizionata  fra i produttori che presentano il più basso costo di estrazione. Oltre all’oro nelle sue miniere viene estratto argento e rame.

Nel 2012 l’azienda ha estratto 411.892 once di oro con un costo unitario di estrazione di 421 $ per oncia.

Nel 2013 è previsto un aumento della produzione che dovrebbe portare il livello di estrazione tra 440 mila e 480 mila once, a fronte di una discesa sostanziale del costo unitario fino a 265/285 $ per oncia.
Nel corso del 2012 la società ha infatti ampliato i propri investimenti, rivedendo al rialzo il livello della capacità estrattiva di alcune miniere.

L’all-in cost di estrazione è di circa 875$ oncia, contro i 918 di Barrick Gold, i 910 di GoldCorp, i 1038 di Kingross e i 1149 di NewMont.

Al 31 dicembre 2012 il fatturato aveva visto una crescita del 13% rispetto all’anno precedente. L’utile netto rettificato invece si era attestato a 183 mln contro i 187 del 2011. Tuttavia la liquidità generata dall’attività operativa ammontava a 381 mln contro i 340 mln precedenti.

Questa azienda, sembra tutt’altro che in affanno. Nel 2012 il prezzo medio dell’oro venduto è stato di 1551 $ ad oncia contro i 1460 $ del 2011. In termini di quantità le vendite hanno visto una crescita dell’1%.
Rispetto al 2011 scende lievemente la produzione e la vendita di argento, mentre quella del rame è passata da 12,7 mln di sterline a 42,8 mln.




(il grafico mostra l’andamento dei futures gold, di new gold, di barrick gold e di goldcorp prendendo come punto zero il 5 Settembre 2011, momento del massimo dei futures.

Nel grafico raffigurato sopra possiamo vedere molto chiaramente la stretta correlazione con il prezzo dell’oro e la migliore predisposizione rispetto ai principali titoli del settore come Gold Corp (GG), Barrick Gold (ABX, nero). Questo rappresenta una conferma di come la società stia ottimizzando sempre più il proprio potenziale.

Il management è di livello: Randall Oliphant il Chairmain ha avuto esperienza come CEO di Barrick ed è Chartered Accountant, Ghallagher il CEO ha avuto esperienza in New Mont Mining e Peak Gold, il CFO Penny è Certified Management Accountant ed è stato CFO di Kingross Gold. Si tratta di tutta gente di esperienza comprovata e che lavora da più di 10 anni nel settore.

Attualmente il metallo giallo è oggetto di pressioni di vendita, soprattutto di natura finanziaria. Il contesto, 
tuttavia, sembra rimanere favorevole per i seguenti motivi:

1.     Perdurare delle politiche monetarie non convenzionali.
2.     Effetti del primo punto ancora tutti da sperimentare in un futuro più o meno immediato.
3.     Tassi a zero sulle emissioni ad alto rating, il cui campo si restringe sempre più.
4.     Probabile rialzo delle aspettative inflattive nel medio termine.

New Gold, oltre a possedere una situazione finanziaria molto equilibrata (Debt/Eq 0,32) presenta un indice Z-Score di Altman di 3,52 (alto grado di infallibilità).

Alla fine di maggio New Gold ha potenziato la sua capacità di estrazione attraverso l’acquisizione di Rainy River, una società canadese, sborsando circa 300 mln di dollari, parte in cash e parte in azioni. 

Uno dei pregi più riconosciuti alla società, infatti, è quella di accentrare la propria attività in paesi la cui stabilità politica e sociale non è minimamente messa in discussione a differenza di molti competitors, costretti spesso ad operare in situazioni difficili. Basti pensare ad esempio, alle miniere in Argentina, dove il governo ha improvvisamente alzato una tassa sulle giacenze presunte, il che la dice lunga su quali possono essere i costi delle società che si avventurano in paesi ancora più inaffidabili. 

Per ulteriori dettagli sulla società vi rimando a questa analisi: La coerenza di New Gold in un mercato volatile. 

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Aforisma della settimana
“Le oscillazioni dei prezzi rispetto al valore fondamentale dell’azienda sono una misura delle oscillazioni dei sentimenti.” De Bond

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One Response so far.

  1. Antonio Nieddu ha detto:

    Diciamo che il titolo che rappresenta questa società può essere considerato un buon investimento per chi, nel lungo temine, cerca il valore. Almeno IMHO.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

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