MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Ci sono dei post che vanno citati (ed eventualmente tradotti) perché i contenuti sono di un livello non banale. In particolare questo di Zerohedge (tradotto da RischioCalcolato.it) spiega in pochi passaggi perchè siamo ancora sull’orlo del baratro con un punto di vista molto americano ma che perfettamente si allinea alle analisi che stiamo facendo da tempo in questo blog. Crediamo sia importante la sua pubblicazione, per un’informazione libera, completa e chiara. E lo crediamo perchè è evidente come la luce in fondo al tunnel, l’allontanamento dal baratro, la crescita che ogni 6 mesi ci viene promessa per i 6 mesi successivi, abbiano il valore dell’ombra che si vede nell’immagine sotto: una pia illusione.

Ringraziando Zerohedge nuovamente per l’analisi e RischioCalcolato per la traduzione, e vi lasciamo alla lettura.


Quando si ha troppo debito, iniziano ad accadere cose davvero brutte. Purtroppo questo è esattamente ciò che sta accadendo in Italia in questo momento. Le dure misure di austerità stanno facendo rallentare l’economia italiana ancora più di prima. Eppure, anche con tutte le misure di austerità, il governo italiano continua solo ad accumulare più debito. Questo è esattamente lo stesso percorso che ha intrapreso la Grecia.

L’austerità provoca un calo nelle entrate pubbliche, cosa che impedisce il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del deficit, cosa che provoca ancora più misure di austerità. Ma se l’Italia crolla economicamente, sarà un affare molto più grande di quello che è stato in Grecia. L’Italia è la nona economia su tutto il pianeta. In realtà l’Italia era ottava, ma ora la Russia l’ha sorpassata. Se l’Italia continuerà ad arrancare, anche India e Canada la sorpasseranno. E’ davvero una tragedia guardare ciò che sta accadendo in Italia, perché è davvero un posto meraviglioso. Quando ero bambino, mio ​​padre era in marina e ho avuto l’opportunità di vivere lì per un po’. E’ una terra con un clima meraviglioso, ottimo cibo e ottimo calcio. La gente è cordiale e la cultura è assolutamente affascinante. Ma ora il paese sta cadendo a pezzi.

I seguenti sono gli 11 segnali che l’Italia sta scendendo in una depressione economica in piena regola:

1- Il tasso di disoccupazione in Italia è salito al 12.2%. Questa è la cifra più alta da 35 anni a questa parte.

2- Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è salito al 38.5%, e nel sud Italia ha recentemente raggiunto la soglia del 50%.

3- Una media di 134 punti vendita stanno chiudendo in Italia ogni singolo giorno. Nel complesso, circa 224,000 esercizi al dettaglio hanno chiuso dal 2008.

4- L’economia italiana è in contrazione da sette trimestri consecutivi.

 5- E’ stato previsto che il PIL in Italia si ridurrà dell’1.8% quest’anno.

 6- La produzione industriale in Italia è diminuita per 15 mesi di fila. Ora è scesa al livello più basso da 25 anni a questa parte.

 7- Nel complesso, la produzione industriale in Italia è diminuita di circa un quarto dal 2008.

 8- A Maggio le vendite di automobili in Italia sono diminuite dell’8% rispetto all’anno precedente.

 9- Il numero di persone che sono considerate “sotto la soglia di povertà” in Italia è raddoppiato negli ultimi due anni.

 10- L’Italia ora ha un rapporto tra debito/PIL del 130%.

 11- E’ stato previsto che l’Italia avrà bisogno di un grande piano di salvataggio dell’UE entro sei mesi.

A questo punto, l’Italia è al verde!

E a differenza degli Stati Uniti o del Giappone, l’Italia non può più controllare una banca centrale e fargli stampare una gran quantità di nuovo denaro con cui comprare titoli di Stato. L’Italia è sposata con l’euro, e questo limita fortemente le sue opzioni. Purtroppo il denaro sta finendo rapidamente. Quello che segue è un estratto da un recente articolo di Wolf Richter: “Nella maggior parte dei paesi significherebbe avere una bella faccia tosta, o forse un’ostentazione di follia politica, ma in Italia lascia il tempo che trova: un funzionario del governo, nondimeno un ministro, può dichiarare tranquillamente che il paese non può saldare i suoi conti di lunga data, e non per un mese o due ma per il resto di quest’anno! A causa di problemi “tecnici. Il governo italiano è senza soldi. Non che il governo degli Stati Uniti o quello giapponese stiano meglio, ma hanno le banche centrali che stampano denaro a tavoletta. L’Italia no. Ha la BCE che è gestita da un italiano il quale l’anno scorso ha promesso che stamperà soldi per tenere l’Italia a galla. Ma questa promessa non è la stessa cosa dell’avere una banca centrale propria. Il 4 Luglio in Italia è venuto alla luce l’ennesimo buco per quanto riguarda il bilancio. Devastata dalla falsa austerità, le spese sono aumentate dell’1.3% nel primo trimestre, mentre le entrate sono rimasti invariate. Quindi il deficit è salito al 7.3% del PIL, rispetto al 6.6% dello scorso anno, portando il debito pubblico al 130% del PIL. Debito e deficit da capogiro in un’economia in avvitamento – l’Italia è in recessione sin dal quarto trimestre del 2011 – è una combinazione tossica nell’Eurozona”.

Anche se questi numeri possono sembrare davvero brutti, la realtà è che le persone che soffrono di più sono i cittadini medi. Molti italiani sono stati completamente devastati da questa depressione economica ed i suicidi sono alle stelle… In Italia le tragiche storie di suicidi legati alla profonda recessione stanno diventando troppo frequenti. Il mese scorso vicino a Torino si è impiccato un ex-operaio perché non riusciva a trovare lavoro. A Maggio un giovane di Roma si è suicidato poco dopo aver perso il lavoro. Il giorno successivo il presidente Giorgio Napolitano ha pregato il governo affinché presti “la massima attenzione per le situazioni di maggior disagio e necessità” in modo da aiutare a fermare l’ondata di suicidi. E’ assolutamente tragico.

Ma sapete una cosa? Gli Stati Uniti sono diretti lungo lo stesso percorso dell’Italia. Nei prossimi anni anche qui la disoccupazione ed i suicidi saliranno alle stelle. Quelli che stanno mettendo la testa sotto la sabbia in questo momento saranno colti di sorpresa da quello che sta arrivando. Ma quelli che capiscono ciò che si presenta all’orizzonte, e si preparano, avranno migliori possibilità per uscirne con meno danni possibili.

L’Italia è un po’ come la Torre di Pisa. Tutti sanno che cadrà alla fine, e quando accadrà sarà una vera catastrofe. Quando il sistema finanziario dell’Italia imploderà, questo sarà il segno che la situazione inizierà a deteriorarsi più rapidamente. Aspettatevi che i vari pezzi del domino inizino a cadere molto più rapidamente in seguito.

In collaborazione con Francesco Simoncelli

Nota di Andrea Facchini

Ed ecco a voi il 12 punto, quello più importante: l’Italia è una Repubblica Presidenziale senza che il suo Popolo l’abbia scelta. Detto in parole semplici: COLPO DI STATO.

Qualsiasi forza politica che contrasti questo mostro di Governo, incapace di fare il minimo indispensabile, ma che possiede il pregio di fare figure di m…. di peso internazionale, dico chiunque lo contrasti si trova davanti un nonnetto di 88 anni, incazzatissimo, pronto ad usare il suo bastone. Questa volta la bastonata è toccata a Renzi.
Giorgio Napolitano, infatti non perde occasione per intromettersi nella vita parlamentare, al fine di tenere in vita il governo da lui scelto, quando invece dovrebbe solo garantire la corretta applicazione della Costituzione.
Un Governo che, come sappiamo, i cittadini non avrebbero mai votato.
Purtroppo, secondo il nonnetto, che di libero mercato non ne ha mai sentito parlare, vista la scuola dalla quale proviene, tutto questo sembra una cosa normale.

Occorrono quindi politici con le “palle” per dire basta a tutto questo. Domani il mio concittadino Renzi, avrà l’occasione per dimostrarlo, visto che sarà votata la mozione di sfiducia al Ministro Alfano………..oppure sono solo chiacchiere?
In teoria, dopo aver trovato 101 franchi tiratori per bocciare l’elezione di Prodi, non ci dovrebbero essere tanti problemi, volendo, per mandare a casa questo Governo e andare alle urne.

E i mercati diranno gli anestetizzati? Beh quello in realtà è un problema della speculazione e non dei cittadini ormai dissanguati.

W L’ITALIA

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Aforisma della settimana
“Le oscillazioni dei prezzi rispetto al valore fondamentale dell’azienda sono una misura delle oscillazioni dei sentimenti.” De Bond

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8 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Con riferimento al seguente punto:<br />&quot;1- Il tasso di disoccupazione in Italia è salito al 12.2%. Questa è la cifra più alta da 35 anni a questa parte.&quot;<br />…c&#39;è una sostanziale differenza tra oggi e 35 anni fa, ovvero negli anni &#39;70 e &#39;80, chi era disoccupato, molto facilmente trovava lavoro in &quot;nero&quot; come: cameriere, barista, muratore, imbianchino, aiutante

  2. Roberto Torre ha detto:

    L&#39;articolo mi porta a due riflessioni.<br />La prima è sociologica e riguarda l&#39;Italia.<br />Siamo sicuri che all&#39;italiano interessi di vivere come viviamo?<br />Un &quot;sistema&quot; che produce questi risultati è un sistema che funziona?<br />E aggiungo anche il greco, lo spagnolo e mettiamoci anche il portoghese.<br />Mi spiego. In questi 4 paesi nel secolo scorso ci sono state 4

  3. Roberto Torre ha detto:

    ……ho scritto colture invece di culture.<br />Ma calzano tutte e due a perfezione se ci pensate pensando al mangiare!!!!!

  4. sandro c altrove ha detto:

    Scusa non ho capito.<br />Stai dicendo che la &quot;nostra&quot; cultura è &quot;migliore&quot; di quella anglosassone/teutonica?<br />Anni fa pensavo di essere stato fortunato a nascere in italia….poi ho conosciuto gli italiani e ho iniziato a cambiare idea.<br />La questione è semplicissima: guarda la realtà, punto.<br />Osservati intorno e valuta i fatti che accadono.<br />Siamo un popolo

  5. Roberto Torre ha detto:

    Non hai capito male. Forse io non mi sono spiegato bene.<br />Se ti può consolare io lavoro dal 1980 con svizzeri, tedeschi e ultimamente austriaci. Quindi so valutare molti aspetti. E non da 1 mese!<br />L&#39;italiano ha la pessima abitudine di sputare verso se stesso e verso i suoi conterranei da sempre. La tua risposta ne è la prova. Domani e dopodomani continuerà la solfa. Niente di nuovo

  6. sandro c altrove ha detto:

    Non servono le mie lamentele, bastano tutti i dati ufficiali relativi alle nazioni cosiddette sviluppate, nulla di soggettivo tipo; &quot;lavoro da anni con austriaci, tedeschi ecc ecc&quot;.<br />Ripeto, basta guardare alla realtà dei crudi dati.<br /><br />In controtendenza con ciò che scrivi, posso assicurarti, soggettivamente, che la maggioranza delle persone con cui instauro un dialogo a

  7. Roberto Torre ha detto:

    ……..Gli ospiti hanno stimolato la platea con spunti di riflessione sull&#39;attuale situazione economica. «Ognuno di noi deve assumersi delle responsabilità non solo cercando di fare bene il proprio mestiere, ma anche smettendo di lamentarsi, mostrandosi proattivo………<br />Ti riporto l&#39;invito fatto da un relatore importante ad un incontro pubblico avvenuto sabato scorso nella mia

  8. sandro c altrove ha detto:

    Apprezzo molto questo piano di lettura e posso assicurarti che sono in quella condizione da molto tempo.<br />Non posso che essere d&#39;accordo pienamente.<br />Ripartire dalle comunità credo sia l&#39;unica soluzione praticabile oggi.<br />Pensa che avrei voluto riformare l&#39;intero stato italiano in questo modo, che tanto il nome non ha importanza, ma senza un&#39;esempio reale, funzionale,

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

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