MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Letteralmente significa “fossato economico”.

Economic moat è il vantaggio economico che un’azienda ha sui competitor del suo settore.
Chi ha inventato il termine?

Warren Buffett nel 1999 sul Fortune magazine scrisse:

The key to investing is not assessing how much an industry is going 
to affect society, or how much it will grow, but rather determining the 
competitive advantage of any given company and, above all, the 
durability of that advantage. The products or services that have wide, 
sustainable moats around them are the ones that deliver rewards to 
investors.

Traduzione:
La chiave dell’investimento non è nel domandarsi quanto un’industria potrà
cambiare la società, o quanto crescerà, ma consiste principalmente
nel determinare il vantaggio competitivo di ogni scoietà e soprattutto,
quanto questo vantaggio sia sostenibile nel tempo. I prodotti o i servizi
che hanno un moat sostenibile nel tempo saranno quelli che daranno
risultati agli investitori.

L’idea quindi di Economic Moat (EM) si riferisce alla probabilità di una società di tenere a bada i concorrenti per un periodo prolungato e quindi rimanere leader nel settore di appartenenza. Una delle chiavi per trovare investimenti superiori alla media a lungo termine è di acquistare le aziende che saranno in grado di rimanere un passo avanti rispetto ai loro concorrenti.

Quando si fa un’analisi di questo tipo, cercando di individuare un’azienda in base al principio dell’economic moat, è comunque importante guardare  la performance finanziaria storica della società. Le aziende che hanno generato rendimenti superiori al loro costo del capitale per molti anni solitamente sono già dei buoni candidati ad avere un economic moat, soprattutto se i loro rendimenti sul capitale sono aumentati o sono molto stabili.

Naturalmente, il passato è un fattore predittivo poco valido per il futuro, così prima di considerare l’azienda come valida dal punto di vista dell’EM, vanno valutati anche altri aspetti.

Ad esempio, un vantaggio competitivo creato da una nuova tecnologia di solito non è molto sostenibile, perché non passerà molto tempo prima che qualcuno sia in grado di inventarsi qualcosa di simile o migliore.

Allora cosa è meglio guardare?

Quota di mercato

Quando un’impresa gode di economie di scala superiori agli altri e di una grossa fetta di mercato in settori come la produzione, le vendite e il marketing, può essere piuttosto difficile per un concorrente recuperare il gap.

Produrre a basso costo

La capacità di produrre prodotti o servizi a un costo inferiore rispetto alla concorrenza è un vantaggio che è particolarmente potente nelle industrie delle materie prime. Ad esempio Intel o Wal Mart.

Brevetti, copyright e Licenze

Alcune aziende sono in grado di generare enormi profitti quando i loro prodotti o mercati o servizi sono artificialmente protetti da brevettti, licenze o copyright. Classico esempio sono i farmaceutici.

Cultura aziendale

Anche se si deve stare attenti a non porre troppa enfasi su questo attributo, dal momento che è un metodo “soft” di determinare un vantaggio competitivo, non c’è dubbio che può fare la differenza. Anche la rete di competenze e conoscenze, nonchè di contatti extra-aziendali fa parte di questo aspetto.


 


Alti costi dei client-switching

Time=money. Grande capacità di fidelizzare il cliente e di trasformare il lavoro in cashflow, oltre al fatto che il cambio di fornitore per il cliente diventa un grosso problema di costi. Ad esempio Oracle: cambiare il database Oracle dell’ERP diventa un costo ed un blocco in termini di tempo non sostenibile per un’azienda.

Efficient Scale

L’azienda può avere una dimensione tale per cui è abbastanza grande per coprire una grossa fetta del suo mercato e contemporaneamente il mercato può essere piccolo abbastanza da scoraggiare altre aziende ad entrarvi. Questo rende semplice fidelizzare il cliente e aumentare di anno in anno i profitti. Ad esempio parliamo di aziende che gesticono aereoporti, gasdotti, linee elettriche.

La rete

Il valore del servizio aumenta più aumentano le persone/aziende che lo usano. Ogni nodo aumenta esponenzialmente l’utilizzo. Ad esempio: Visa e Mastercard.

Questi sono gli aspetti da valutare.
Vediamo ora i tipi di EM, ovvero la classificazione delle aziende in base all’EM:

* assente (none)
* stretto (narrow)
* largo (wide)

Il grafico seguente mostra come i mot sono distribuiti nei vari settori:

Vediamo inoltre nel grafico successivo la correlazione tra gli aspetti più tangibili che compongono il moat e il loro essere wide o narrow:

Infine nell’ultimo grafico presentiamo l’elenco delle 20 aziende mondiali considerate nell’index MorningStar Moat, indice che seleziona le aziende che meglio corrispondono a quanto indicato sopra.

Fonte: Morningstar

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Aforisma della settimana
“Osservare tutto il giorno lo schermo e seguire ogni piccolo movimento del mercato causa una forma ipnotica di confusione mentale.” Anonimo

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