MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Dopo una luna di miele durata nemmeno due mesi arrivano come un fulmine a ciel sereno le parole di Saccomanni:  
“il governo è consapevole degli effetti negativi che l’aumento può provocare in questo momento, ma il rendimento di coperture alternative potrebbe non essere meno gravoso”.
“Il solo rimandare di tre mesi l’aumento dell’Iva, comporterebbe il dover trovare risorse per circa 1 miliardo, mentre l’abolizione dell’Imu costringerebbe il governo a tagliare circa 8 miliardi di spese”.
Quindi se ricordo bene, stando all’impossibilità di abolire l’Imu e di arrestare l’aumento dell’Iva, il governo delle larghe intese dovrebbe esaurire il suo percorso entro la fine di agosto.
Del resto la spaccatura che sta avvenendo all’interno del movimento cinque stelle, rappresenta una probabile opportunità per il centro sinistra, per formare una maggioranza in grado di governare a lungo tempo, ma soprattutto per attuare misure politico economiche più vicine ai propri elettori. Quindi, se da un lato la sconfitta del Pdl, sembrava aver allungato la vita del governo, dall’altro, sembrano nascere forze politiche all’interno del Parlamento, in grado di indebolirlo fino al punto di farlo implodere.
Intanto la Confindustria torna sul tema del cuneo fiscale. Significative le parole di Patrizio Bertelli:
“Come può sopravvivere un sistema produttivo dove a fronte di uno stipendio lordo di € 3500, i soldi che finiscono nelle tasche del lavoratore sono circa 1300?”
Tra le altre cose il patron di Prada ha sottolineato come un’azienda italiana che abbia esportazioni inferiori al 50% non possa sopravvivere, in quanto i consumi sono crollati.
È chiaro che un aumento dell’Iva non farebbe altro che aggravare questa situazione.
Altrettanto preoccupante è il monito fatto dal ministro dell’economia, riguardo all’allarme lanciato sulle dinamiche attuali dei tassi di interesse di mercato. Ormai infatti, in Italia siamo al paradosso che non ci possiamo permettere assolutamente minime variazioni verso l’alto dei rendimenti sui titoli di Stato, ma al contrario si spera che la tregua del mercato, si trasformi in elemosina verso il nostro debito, concedendoci di emettere a tassi sempre più bassi. 
Forse l’ultima spiaggia la richiesta di aiuti alla Bce? Sarebbe il fallimento con la F maiuscola della politica.
Vista così la nostra Italia presenta una vulnerabilità devastante.
Diciamo più semplicemente che la situazione italiana è a dir poco insostenibile.

Infatti, mentre il governo sta cercando con ogni mezzo di trovare le risorse necessarie per attuare quanto promesso, la Bce, dichiarandosi preoccupata (fra le altre cose l’istituto di Francoforte ricorda che il rapporto debito/pil sarà al 130% per fine 2013), ribadisce la necessità per il nostro paese di rispettare il tetto del deficit del 3%. 
Altra zavorra per il nostro primo ministro Letta, è la  contrarietà del ministro Schauble, nel separare il deficit buono (spese di investimento), da quello cattivo (spese ordinarie). Almeno questo, ci consentirebbe di attuare investimenti necessari alla crescita, come ad esempio le infrastrutture e la ricerca, arginando oltretutto l’emorragia occupazionale. E invece nisba, nemmeno quello.
Personalmente non trovo corretto in questa sede dire quale sarebbe la soluzione, per riportare l’Italia verso un percorso più incoraggiante e costruttivo. 
Al momento infatti, siamo ancora nella fase in cui gli italiani dovrebbero essere maggiormente informati sulla realtà insostenibile del sistema……………..sarebbe bene che politici e addetti ai lavori partissero da lì, invece di blaterare. Ma avranno il coraggio di farlo?

Inserite i vostri commenti! Ci fa piacere sentire anche le vostre esperienze e posizioni in merito. Ogni spunto può essere utile per dare un’informazione migliore e più completa!




Aforisma della settimana
“Quando i prezzi non stanno andando da nessuna parte, ma semplicemente muovendosi in un intervallo limitato, non ha senso cercare di prevedere se il prossimo rilevante movimento sarà al rialzo o al ribasso. Ció che occorre fare è seguire il mercato, cercare di determinare l’ampiezza dell’intervallo, e semplicemente non fare nulla fino a che tale intervallo non viene rotto in un senso o nell’altro.” Jesse Livermore

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4 Responses so far.

  1. Antonio Nieddu ha detto:

    I politici non avranno il coraggio di dire nulla sull'insostenibilità. Anche perchè essa non lo è da ora ma ora è diventata una cancrena, e dimostrerebbe (quasi ce ne fosse bisogno) la loro malafede. E poi, trattandosi di incompetenti (è la loro qualificazione reale, non un insulto), non hanno (quantomeno la gran parte di loro) neppure la coscienza di quanto sta capitando, come se potesse

    • Andrea T. ha detto:

      Dice bene il Presidente dei giovani industriali: "Ci servono statisti, altrimenti l'unica via è la rivolta". Solo che gli statisti vengono automaticamente esclusi dalla vecchia politica.

  2. Anonymous ha detto:

    Continuo a ripeterlo vedendo la cosa con gli occhi di un controller: <br />questo sistema imploderà e l&#39;onda d&#39;urto si propagherà anche in Europa.<br />Non dimentichiamoci che questo paese nel secolo scorso ha &quot;risolto&quot; i suoi problemi mollando completamente la politica. Succederà di nuovo perchè fa parte del DNA. I tedeschi sono troppo testardi per capirlo , oltre che arroganti

    • Andrea T. ha detto:

      Purtroppo i tedeschi (lo dice la storia non io) hanno il brutto vizio di non accorgersi degli errori finchè non ci sbattono il naso e anche dopo averci sbattuto il naso spesso rimangono convinti delle loro idee sbagliate. E dire che la storia (come detto) qualcosa avrebbe dovuto insegnare loro anche solo negli ultimi 100 anni.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

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