MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

In questo post effettuerò delle macro semplificazioni, non me ne voglia chi conosce bene le crisi del passato avendole vissute direttamente (anni ’80, bolla 2000, 2007 etc etc) o avendole studiate, ma è solo perché è necessario fare delle semplificazioni e delle modellizzazioni per poter vedere nel loro complesso i problemi.

Come funziona una crisi?

Il meccanismo è questo:
1. ci sono uno o più cause scatenanti
2. c’è un periodo dove pochi si accorgono di quello che sta succedendo e la gente comune non se ne accorge. Si spera che tra i pochi ci siano i politici. I politici in questa fase tendono (se si accorgono) a sperare che le cose si risolveranno da sole o con operazioni che non creino problemi alla loro rielezione.
3. C’è un periodo dove buona parte della gente si accorge di quello che sta succedendo. I politici cominciano a preoccuparsi di dover fare seriamente qualcosa e quindi sperano di essere lontano dalle elezioni perché sotto elezioni non si fa niente.
4. Tutti si accorgono che la crisi è presente: aziende chiudono, la gente perde il posto di lavoro, la disoccupazione sale, il rischio di perdita dei diritti civili cresce, il rischio di episodi di violenza cresce. I politici a questo punto si svegliano (non sempre) e iniziano a cercare di fare qualcosa.

In Italia negli ultimi anni abbiamo vissuto tutte queste fasi. Adesso siamo nella fase quattro. in Italia però c’è un problema concreto: siamo sempre in campagna elettorale. Sebbene abbiamo dei governi questi sono precari, creati da coalizioni non consistenti e non robuste che li rendono sempre soggetti “allo stacco della spina” e li rendono estremamente deboli non solo in Italia ma anche in Europa.

Questo porta l’Europa a considerarci come il due di coppe quando la briscola è spade, e porta i politici, che già di loro sono dei guerrieri medievali sempre pronti all’azione, a fare ancora meno di quello che la realtà e il necessario li costringerebbero a fare.

Questa situazione di stallo politica, è la vera causa del protrarsi della crisi italiana, ovviamente sommata all’eccesso di rendite e la scarsa redistribuzione dei capitali.

C’è un movimento che aveva un’occasione storica: fare 5 cm indietro, allearsi al vecchio partito PD, portare avanti 10 punti programmatici e cambiare l’Italia. Poteva guidarci perlomeno verso l’uscita dalla tempesta, guadagnandosi un bel capitolo sui libri di storia che i nostri figli leggeranno. Questo movimento era già riuscito a fare una cosa non di secondaria importanza: tipicamente quando la crisi impera per più anni, le persone che non hanno più lavoro, casa, famiglia, azienda e quindi non hanno più niente da perdere sono portate alla violenza come forma di protesta. Il M5S era riuscito a incanalare questa protesta in un contesto civile e questo gli aveva permesso di ottenere un risultato insperato e incredibile alle ultime elezioni nazionali.

Ma in fondo anche il M5S si è mostrato debole: cosa vuoi che me ne faccia di un capitolo sul libro di storia, meglio una sedia oggi, meglio essere integerrimo e demonizzare il dialogo e il compromesso (che come noto non sono concetti mafiosi, ma di politica di livello) e voler mostrare agli elettori, seguendo stupide logiche di rielezione, che io ho detto che non farò nessun accordo e così sarà, anche se questo è il male del paese ed è fuori dal buon senso.

Peccato che si sia persa anche l’occasione di controllare e convogliare i fenomeni di violenza. O perlomeno così sembrerebbe essere. O forse l’obiettivo di Grillo è un altro?

Chissà … per il momento dobbiamo beccarci: questo Governo di inciucio-stallo PD^2L che si occupa di:
1. togliere il finanziamento ai partiti: quindi potere ai ricchi
2. non togliere il Porcellum: quindi potere ai vecchi politici

Ma per i cittadini cosa si sta facendo?

La fortuna dei politici del nostro tempo è che siamo diventati  come il popolo dei “comodi”, “ricchi” e “senza palle”. In Turchia da qualche giorno “per tre piante” che devono essere tagliate ci sono degli scontri di piazza. La BCE a Francoforte è stata presa d’assalto da due o tre mila persone qualche giorno fa e la polizia è costretta al presidio per non bloccare le attività della banca centrale europea. In Italia la gente si suicida e tutti dormono.

Non è un inno alla violenza sia chiaro, ma che fa scattare l’emergenza e l’azione nei politici, la storia delle crisi  PURTROPPO insegna, non sono di certo quattro chiacchiere davanti ad una birra. E ricordiamo che in Italia abbiamo ormai oltre il 40% di giovani e giovanissimi a casa, forti e robusti e senza lavoro , senza nulla da perdere e senza possibilità di farsi una famiglia e un futuro … gli eventi di Brescia di qualche giorno fa insegnano.

Pensate davvero che i questori in questi periodi siano tranquilli come i nostri politici bivaccanti in parlamento?

Inserite i vostri commenti! Ci fa piacere sentire anche le vostre esperienze e posizioni in merito. Ogni spunto può essere utile per dare un’informazione migliore e più completa!



 


Aforisma della settimana
“Per operare proficuamente in Borsa non è necessario che l’investitore sappia prevedere il futuro. Quello che gli è richiesto è di saper valutare correttamente la situazione corrente secondo buon senso.” MC Pix

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6 Responses so far.

  1. Roberto Torre ha detto:

    Il problema (lo ripeto dagli anni 80) è uno solo ed insormontabile.<br />Il problema sono gli italiani. Ma pochissimi lo capiscono ed io sono uno di quelli. Ma per un semplicissimo motivo: lavoro da 33 anni coi &quot;sassoni&quot;. Solo chi ci lavora da anni sa cosa voglio dire. <br />Eppoi prova a chiederti perchè in Grecia ci sono stati i colonelli, in Spagna il franchismo e in Italia il

    • Andrea T. ha detto:

      Si purtroppo è vero che siamo diventati un popolo piuttosto &quot;molle&quot; e che problemi tutt&#39;altro che importanti (l&#39;es. dello smartphone è calzante). Ci sono però anche italiani che di problemi veri ne hanno eccome e che vorrebbero cambiare le cose, ma sono una minoranza.

  2. VincenzoSava ha detto:

    Non condivido, Grillo comunica bene solo in piazza senza dibattito, ma sul governo avevva ragione, il Pd non vuole e non può cambiare nulla. Suoi elettori sono pensionati e statali, il freno ad ogni cambiamento perchè perdono rendite fino a questo momento sicure. Quando il tesoro, spero presto, non riuscirà più a finanziare il debito, chiunque ci sarà al governo, dovrà intervenire sul welfare,

  3. sandro c altrove ha detto:

    Allora, non so bene da dove partire, quindi parto dalla fine: Oggi la democrazia è lo strumento ottimale tramite il quale mantenere lo status quo (i privilegi).<br />Ancora nessuno se n&#39;è accorto e vanno vaneggiando di golpe ecc ecc, ma in verità questa è l&#39;essenza del sistema democratico (che forse in troppi pensano che sia un&#39;altra cosa)<br />Un ciclo di questo genere non credo sia

  4. Anonymous ha detto:

    x Sandro….la tua analisi non fa una grinza. Concordo al 101%……….<br />Aggiungo un paio di considerazioni che derivano dal lavoro che faccio da anni come controller. Solo numeri e grafici ma che rendono molto chiare le situazioni economiche reali di una società. Non chiacchere ma pragmatismo.<br />Prima :La tecnologia ha reso l&#39;uomo più schiavo di quando non c&#39;era.<br />Sembra un

  5. sandro c altrove ha detto:

    Io non demonizzerei il debito in quanto tale, se l&#39;uomo desidera emanciparsi dalla miseria deve indebitarsi, fosse anche solo nei confronti delle sue forze: ti indebiti con le tue energie vangando per ottenere un raccolto che sfamerà anche qualcun altro oltre te.<br />Così è per ogni livello di grandezza.<br />Che poi questa dinamica sia stata usata in modo molto furbesco è un&#39;altra

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
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