Ormai tutti sanno che Shinzo Abe è il premier giapponese, ma soprattutto che è l’artefice della famosa ricetta economica che ha preso il suo nome: “l’Abenomics”, tanto per imitare nei termini letterali quella che un tempo fu per Reagan la Reaganomics. A differenza di quest’ultima, l’Abenomics si basa per il 99% sull’immissione di nuova moneta nel sistema finanziario, a tal punto che la banca centrale sembra aver perduto la sua indipendenza, elemento questo , essenziale nel contesto del sistema monetario moderno. Mettere in discussione l’indipendenza della banca centrale, infatti, significa rendere poco credibile la moneta stessa e il sistema che ruota intorno ad essa.
Nonostante ciò, i mercati finanziari e non, almeno inizialmente, sembrano aver preso con entusiasmo la scelta del Primo Ministro giapponese. Mancherebbe addirittura il Nobel in economia per chiudere il cerchio degli elogi.
Quindi mi domando a cosa siano serviti gli studi maniacali di Bernanke sulla Grande Depressione del ’29 o le teorie di Milton Friedman sulle quali il monetarismo moderno ha basato la propria sopravvivenza, se sembra bastare un semplice figlio di illustri politici giapponesi, laureato in scienze politiche, per cambiare il Mondo?
Solo quest’oggi inizio ad intravedere nell’opinione pubblica qualche forma di preoccupazione su quanto sta accadendo grazie all’Abenomics.
Il rialzo dei rendimenti dei Japan Bond a 10 anni, passati da 0,5 all’1%, per la gran parte degli addetti ai lavori è risultato inaspettato, come del resto l’assenza di flussi in uscita dal Giappone che avrebbero dovuto dirigersi verso le aree a maggior rendimento. Vorrei ricordare che ci troviamo difronte ad uno dei paesi più nazionalisti del Mondo.
Trovo addirittura sconcertanti gli studi, di alcuni addetti ai lavori, secondo i quali il sistema bancario giapponese collasserebbe nel caso in cui i rendimenti sulle obbligazioni decennali salissero al 2,5%.
Pertanto, dopo la sbornia monetaria giapponese, gli investitori sembrano aver messo nel mirino il vero pericolo, che prima o dopo si manifesterà.
CANARINO BANZAI!!!!!
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Aforisma della settimana
“La gente pensa di giocare contro il mercato, ma il mercato se ne infischia. In realtà sta giocando contro se stessa. Bisogna finirla di volere che le cose accadano per provare a noi stessi che non abbiamo sbagliato.” Marty Schwartz
La logica di queste scelte a me pare tanto quella del drogato che per sopravvivere passa a dosi sempre più alte di "integratori" nella speranza di normalizzare la situazione. E poi boooom…..Pazzia pura!<br />Io faccio sempre un piccolo esempio ai miei colleghi che non "girano" numeri quanto il sottoscritto per dimostrare loro che il gioco (capitalismo) non reggerà. Ed è
Ottima l'analisi ed il commento di Anonimo