MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Rispetto alla scorsa settimana, in termini di analisi tecnica non è cambiato un bel niente. La situazione di iper-trend bullish, presente sia sulla borsa giapponese che americana, in ottica di lungo periodo, è rimasta tale, mentre più timida, appare quella europea, anche se nel breve, gli indicatori sono entrati in situazione di maggior forza, se confrontata con qualche giorno fa. 
Stabilire adesso se stiamo muovendo su punti di arrivo è cosa piuttosto difficile. Tuttavia gli obiettivi di Elliott-Fibonacci possono essere un ottimo supporto per individuare i punti chiave, al fine di valutare il rischio tecnico del mercato. 

NIKKEI

Questo indice è la massima espressione contemporanea, di un iper-trend bullish. Applicando la teoria Elliott-Fibonacci sulle onde più definite nel lungo periodo, indicate nel grafico sotto, possiamo osservare come il primo obiettivo di 12550 sia stato superato senza esitazione per avvicinare il successivo di 15300. 
L’eccezionalità del movimento è ben descritto dagli indicatori riportati di seguito:
1) Rsi settimanale al record storico. Uno scenario simile conferma l’affluenza massiccia ed eccezionale degli investitori di tutto il Mondo, i quali sembrano aver trovato la pietra filosofale. “Comprare Nikkei e vendere Yen”.
2) Adx settimanale che sta travolgendo sia il picco del 2006 che quello del 2008. Questo indicatore, accompagnato dalla rsi, conferma la violenza con la quale gli investitori stiano praticando lo sport finanziario del momento. 
Qualcosa nella mia testa mi dice di guardare con diffidenza ciò che sta succedendo. Eccessi così evidenti sugli indicatori appena descritti, si sono visti sia nel 2006 che nel 2008. Chi avesse operato in modo contrario in quelle fasi, a distanza di qualche mese max 1 anno, avrebbe visto ritorni eccezionalmente elevati.
Attraverso queste dinamiche di mercato possiamo anche osservare divertiti la stupidità dell’uomo, (per questo basterebbe fotografare le stato d’animo nel 2008 e quello di adesso), per non parlare della sua sottomissione, in termini di credibilità, al sistema  monetario vigente (basta una manipolazione sull’oro per far svanire i dubbi alla massa), che meriterebbe di essere cancellato dal sistema economico con un battito di ciglia. 
In questi giorni, pensate che sto rivalutando la teoria austriaca, piuttosto che sostenere quella Keynesiana, che nella pratica è sempre rimasta incompiuta a causa della seconda guerra mondiale. Paradossalmente, là dove sia stata applicata, ha portato in seguito crisi sempre più profonde. Insomma una specie di droga, dalla quale non se ne esce se non somministrandone quantitativi maggiori per avere ricadute sempre più gravi. 
La teoria austriaca, oltre a dare maggior credibilità al sistema monetario, consente di migliorare gli equilibri economici e sociali, cosa che invece non vi è traccia in Keynes. La dimostrazione evidente è il modo con cui una classe, si è avvantaggiata negli ultimi 40 anni, a spese dell’altra.
Figuriamoci quanto io possa approvare quanto sta accadendo in Giappone. 

SP500

Anche l’indice americano si sta trovando in una situazione di iper-trend, dove addirittura l’obiettivo di lungo termine di 1630 è stato superato senza esitazioni particolari. Inoltre la rottura dei 1600 punti è stata confermata ampiamente. Gli indicatori che prima abbiamo visto per il Nikkei, sono più cauti, ma non per questo esenti da eccezionalità. Del resto ci troviamo difronte ad una bomba di liquidità impazzita che sta cercando sistemazione in giro per il Mondo. 
Una liquidità frutto delle decisioni di governatori di banche centrali, che poco hanno a che fare con la volontà popolare. 
Una liquidità che interessa il sistema bancario e capitalista, ma che poco ha a che vedere con il benessere della classe media, anche se la stessa non ne è consapevole. 
Quindi dai grafici non possiamo altro che trarre una situazione di iper-trend bullish i cui obiettivi sembrano ancora tutti da esplorare e in tempi oltretutto ravvicinati. 
Se l’uomo butta al vento fortune ai video poker, rovinando il futuro anche dei propri figli, non credo che esiterà a tuffarsi fino alla nausea difronte a mercati che sembrano regalare soldi. 
Fra qualche settimana, mentre prenderemo un taxi e vedremo il conducente, accostarsi al lato della strada per cliccare un buy con il proprio iPhone………….allora sì che sarà l’ora.
Se avete già visto in questi giorni segnali simili avvisatemi, visto che non amo prendere i taxi. 🙂

EUROSTOXX

Se da un lato la borsa giapponese e quella americana vivono in un tipico iper-bull-market, quella europea sembra brillare solo di luce altrui. 
Al momento, infatti, siamo ancora lontani da una situazione di iper-trend. Nel grafico sotto possiamo osservare l’importanza della resistenza posta a 2820, rappresentata dalla parte alta di un canale rialzista di lungo periodo. La rottura di questo livello creerebbe accelerazioni in direzione del target Elliott-Fibonacci di 3230.  Ovviamente stiamo parlando di grafici settimanali, mentre se andiamo a considerare i grafici di breve, nei quali è già manifesta una situazione di iper-trend, possiamo individuare importanti traguardi a 2880. 
Segnali di risveglio del mercato sono indicati anche dal Macd settimanale, che dopo un periodo riflessivo sembra puntare nuovamente verso il bello. 

Dopo aver visto la febbre delle borse (degli emergenti parleremo quando vi saranno segnali di maggior forza rispetto al resto), passerei ad esaminare quanto sta accadendo sul fronte valutario, visto che non sarà immune da conseguenze, dopo le politiche quantitative delle banche centrali. 
Ah dimenticavo! Fra le altre cose leggetevi bene il banner sotto e contribuite alla fatica che stiamo impiegando per cercare di soddisfare la vostra sete di informazioni.

Inserite i vostri commenti! Ci fa piacere sentire anche le vostre esperienze e posizioni in merito. Ogni spunto può essere utile per dare un’informazione migliore e più completa!




DOLLARO/YEN
In questi giorni è stata sfondata la soglia dei 100 punti. I prossimi obiettivi sono da indicare in quota 110 e 113. Solo la rottura di 99 rappresenterà un segnale per rivedere il quadro di fondo. 
La svalutazione della moneta nipponica oltre certi livelli sta mettendo in imbarazzo gli Stati Uniti, che potrebbero subire la pressione dell’export giapponese. 
Paradossalmente questo, nella pratica, sembra non valere più se consideriamo l’evoluzione dell’America in campo energetico. Il Giappone è totalmente dipendente dal petrolio e gas altrui. In questo caso la competitività valutaria non è molto rilevante. 
EURO/DOLLARO
Trovo invece piuttosto affascinante la fase di questo cross. Nel grafico potete individuare le estremità di una fase di equilibrio in corso ormai da molto tempo. 
Il quadro degli indicatori settimanali sembra orientato verso valori più bassi dell’Euro. Una rottura di 1,27 confermerebbe tale scenario. 
L’assenza di direzionalità infatti suggerisce di attendere segnali forti, prima di credere in un’evoluzione definita.   Una rottura di 1,322 infatti rimetterebbe tutto in discussione. 
Nei prossimi giorni le attese del mercato dovrebbero convergere verso una politica di tassi negativi della Bce, per quanto concerne i deposit-facility. In tal caso assisteremmo a smobilizzi di liquidità che potrebbe anche premiare l’area Dollaro. 
Del resto uno dei meccanismi per rendere più competitivo il Vecchio Continente sembra proprio quello della svalutazione. 
Alla prossima e mi raccomando contribuite al blog e non solo con gli occhi!!!

Aforisma della settimana
“Non cercare di centrare i massimi e i minimi, solo i bugiardi ci riescono.” Victor Sperandeo

Categories: Senza categoria

One Response so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Una sola cosa è fisicamente certa : ogni molla che si carica prima o poi arriva al punto di rottura. E in giro ne vedo più d&#39;una di molla.<br />L&#39;abilità consiste nello spostarsi dalla traiettoria un secondo prima.<br />Ma se per caso la si prende in un occhio non bisogna sempre dare la colpa alle molle che saltano. Loro fanno la funzione per cui sono state costruite. Piuttosto chi carica

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.