MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Con il termine M&A si intende Merge & Acquisition, ovvero una strategia societaria che interessa sia la parte finanziaria che di management, che permette di comprare, vendere, unire e dividere società, tipicamente basata su una Due Diligence, ovvero un’analisi approfondita sia della propria società che di quella con la quale si vuole venire a contatto.

Per chi ne abbia mai fatta una, la Due Diligence in ottica di M&A è un processo veramente interessante di analisi e ottimizzazione, perchè porta a studiare nei dettagli un’azienda e tipicamente a coglierne aspetti positivi e negativi, oltre che possibili ottimizzazioni e spazi di miglioramento. E’ un processo a 360 gradi che va dagli aspetti finanziari, agli assett, al personale etc etc

Tipicamente queste attività sono cicliche ovvero quando l’economia va bene ci sono numerose operazioni di M&A, quando l’economia va male poche.

Questo è stato confermato anche dalla crisi in cui ci troviamo anche se nel 2012 e nell’ultimo periodo sembra che il trend lentamente si stia invertendo.

Alcuni sostengono che il trend stia cambiando perché stiamo oggettivamente uscendo dalla crisi, ma io penso che i motivi possano essere anche altri.

Come già detto nel post (Ormai il rischio è morto! W il rischio!) le aziende globali sono riuscite in questo periodo a finanziarsi a basso interesse e quindi hanno una gran quantità di liquidità. Questa liquidità può essere utilizzata per migliorare la produttività cosa abbastanza difficile in un momento di overcapacity, o può essere utilizzata per pagare i dividendi, o può essere utilizzata per ricerca sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, o per nuove acquisizioni.

I management lungimiranti la utilizzano un po’ per tutte queste operazioni.

In aggiunta, visto il proseguire della crisi, il rischio d’impresa si paga a più caro prezzo e quindi investire in nuovi settori è più pericoloso. Perciò, le grandi aziende rispolverano una frase di J.M. keynes

Non ha senso creare da zero una nuova impresa spendendo di più di quanto costerebbe acquistarne una simile già avviata.

Quindi il primo motivo per cui le multinazionali vanno in acquisizione è una commistione di rischio di impresa, grande liquidità e Keynes, oltre che di volontà di rimanere sulla cresca dell’onda.

In particolare a fare questo ragionamento sono le tecnologiche, che tipicamente acquisiscono piccole e medie imprese e/o startup che stanno crescendo in settori nuovi prendendone il know-how e integrandolo nei loro business e nelle loro linee di prodotto già consolidate. Quindi in questo caso si parla più di Acquisition.

Le aziende più industriali invece sembrano tendere alle M&A nell’accezione di Merge. Infatti sebbene oneroso, l’acquisto di una società dello stesso ordine di grandezza in fatturato, permette loro di scalare nel mercato come nuova entità di peso superiore e solitamente di globalizzarsi.

Inoltre, essendo la dimensione paragonabile, il modello del business è simile, e bello il sole delle fabbriche, dei fornitori e dei prodotti, oltre che nell’acquisizione di nuove fette di mercato a discapito di altri competitors considerati prima troppo grandi per essere combattuti.

Quindi mentre per i tecnologici in linea di massima quando si parla di Acquisition il procedimento è “meno” rischioso perchè è un’aggiunta di funzionalità o l’inserimento in un ramo all’avanguardia al proprio business, per gli industriali, considerando i trend che si stanno mostrando, si parla più di Merge che acquisition, nell’ottica di una rivoluzione del proprio business in direzione di crescere sia come dimensione che ottimizzazione dei processi, che globalizzazione.

Per concludere, altri obiettivi delle M&A sono il  rimanere comunque uptodate, la globalizzazione e il principale e più ovvio, la sopravvivenza.

La liquidità abbondante nelle grandi multinazionali sta portando a molte Acquisition (vedi Cisco ad esempio) e alcuni Merge (il più eclatante anche se ormai ha alcuni anni, Fiat – Chrysler). Ma altri se ne prospettano, ad esempio da tempo si parla dell’acquisizione di Indesit da parte di Electrolux o azienda di pari livello.

Vedremo come evolveranno le strategie nei prossimi mesi.

Inserite i vostri commenti! Ci fa piacere sentire anche le vostre esperienze e posizioni in merito. Ogni spunto può essere utile per dare un’informazione migliore e più completa!




Aforisma della settimana
“Non cercare di centrare i massimi e i minimi, solo i bugiardi ci riescono.” Victor Sperandeo

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