L’Imu è rinviata a Settembre.
Povera Imu: odiata da tutti, nata sulle cenere di altre due tassazioni, misconosciuta da padre e madre, adottata da un governo tecnico e rinviata da un governo di inciucio.
Governo di inciucio che ne parla mettendola al centro del dibattito partitico, parlamentare, nazionale e internazionale. Strumento di offesa per il PDL, di difesa per Monti e di imbarazzo per Letta.
Ma vediamo di cosa si tratta e come sia questa l’emblema di un Italia sempre più assurda, perchè tanto si parla di IMU (ma sarà così importante? l’) ma poco si sa di IMU.
1. L’imposta municipale unica, nota ai più come l’imposta sulla casa è una tassa del sistema tributario italiano atta all’accorpamento di due imposte: l’IRPEF, imposta sul reddito delle persone fisiche, e l’ICI, imposta comunale sull’immobile.
Già qui c’è un errore classico: tutti associano l’IMU all’ICI ma non all’IRPEF, quindi nel 730 non va più pagata l’IRPEF sulla casa visto che si è pagata l’IMU. Ma andiamo avanti.
2. Fu introdotta dal governo Berlusconi IV il 23 marzo 2011 e poi agglomerata nel decreto Salva Italia del governo Monti il 6 dicembre 2011, tassando in prima persona l’abitazione principale.
Quindi, non l’ha fatta Monti. Monti l’ha resa operativa nel decreto Salva Italia anticipandone l’introduzione al 2012 dal 2014, ma era già stata prevista dal Governo Berlusconi.
3. Tutto il gettito relativo all’ IMU per la casa di residenza va al Comune, per quanto riguarda le seconde case e gli immobili commerciali/industriali/altro, il 50% del gettito IMU andrà allo Stato, l’altro 50% al comune. E’ comunque il comune che si occupa della riscossione.
E qui sfatiamo un altro mito: i soldi non vanno al Comune, ma vanno in parte al comune in parte allo stato.
4. Le aliquote di base sono: 4 sulla prima casa e 7,6 sulla seconda (per mille). L’aliquota di base può essere variata dal comune di 2 in più o in meno. L’aliquota sulla seconda casa di 3 in più o in meno.
5. L’imu ha dato un gettito di 24,7 miliardi nel 2012. In particolare +1,2 miliardi rispetto al previsto.
Visto che la restituzione dell’IMU prima casa è indicata da tutti i politici come 4 miliardi, vuol dire che seconda casa, capannoni etc etc hanno dato un gettito di 19,7 miliardi. Di questi, il 50% sembra da statistiche garantito dalle imprese.
6. Su statistiche medie del costo dell’Imu ne abbiamo sentito di ogni: 800 euro sulla prima casa e 2200 sulla seconda (di media?). Cercando statistiche un po’ più accurate per una casa di 90 mq e 5 vani, famiglia da 3,5 persone medie, si parla di 200 euro sulla prima casa e di 800 sulla seconda a aliquota del 4 e 7,6 per mille.
Date tutte queste indicazioni tecniche per inquadrare la tassa andiamo a fare delle considerazioni.
Qual è il vero meccanismo che c’è dietro l’IMU? Una volta istituita e attivata lo Stato che fa dei trasferimenti ai comuni ogni anno in modo da permettergli di svolgere il loro compito ha semplicemente fatto quanto segue: lo Stato ha calcolato la previsione di introito ad aliquota standard che il Comune X avrebbe dovuto ricevere riscuotendo l’IMU. Lo Stato ha quindi tagliato i trasferimenti di questo valore.
Cosa è successo quindi nel Comune X?
1. Se il gettito IMU è stato allineato ai calcoli dello Stato, il Comune si trova in pari, ovvero trasferimenti anno 2012 + IMU = trasferimenti 2011 ( a differenza del pensiero della gente che crede che i soldi vadano tutti al comune e quindi il comune sia più ricco, con buona pace dei Sindaci che se ne sentono di ogni).
2. Se il gettito IMU è stato inferiore ai calcoli dello Stato, il Comune si trova con meno soldi rispetto all’anno precedente. A questo punto ha alcune possibilità: o ha della liquidità che può utilizzare a compensazione, può alzare altri tipi di tasse (vedi addizionale Irpef), oppure fare ricorso alla Corte dei conti e chiedere un ricalcolo.
3. Se il gettito IMU è superiore ai calcoli dello Stato, il Comune si trova con più soldi.
Su 100 comuni, statisticamente, le tre categorie si possono dividere rispettivamente percentualmente nel 70%, 29% e 1%. Quindi concluendo, i comuni hanno gli stessi soldi e lo stato risparmia i trasferimenti.
Perciò il lavoro “sporco” di riscossione lo fa il comune, ma che ci guadagna è lo Stato.
Ma veniamo al 2013. I comuni teoricamente dovrebbero approvare il bilancio entro il 30 aprile di ogni anno. Nel bilancio devono prevedere entrate e uscite, e nelle entrate prevedono le entrate derivanti dall’IMU. Questa bilancia entrate uscite è ancora più importante quest’anno che è scattato il patto di stabilità anche per i comuni sopra i 1000 abitanti (il che vuol dire in sintesi che le entrate devono bilanciare le uscite indipendentemente da quanti soldi si abbiano in banca in banca).
La sospensione dell’IMU (o l’eventuale abolizione) con buona probabilità creerà dei discreti problemi ai bilanci comunali, sempre che lo Stato non aumenti i trasferimenti artificialmente trovando i 4 miliardi, che come abbiamo visto non sono il “grosso” del problema.
Non inizio nemmeno il discorso sul “ridare” l’IMU 2012. A parte il reperire i soldi, voglio proprio vedere come si fa a ridare a tutti i cittadini capillarmente i soldi versati. A titolo di pura riflessione, dico che probabilmente costerà di più trovare il modo di ridare i soldi e farlo che il valore della tassa.
La storia dell’IMU è però soprattutto la storia di un popolo che non capisce più cosa è importante e chi gli dice il vero e il falso. L’ha istituita la stessa persona che con l l”abolizione ora tiene le file del Governo e raccoglie voti. Ho sempre pensato che creare problemi e poi risolverli velocemente e brillantemente faccia fare bella figura sul breve, ma poi sul lungo venga scoperto il tranello.. Ma c’è qualcuno che ogni legislatura mi smentisce.
Ma andiamo avanti …
Ipotizziamo che la media dell’IMU sulla prima casa sia 200 euro: questi soldi possono davvero cambiare la vita di una famiglia di quattro persone dove lavora solo una persona? Possono davvero cambiare la vita di un pensionato che prende 500 euro al mese? Stiamo parlando di 16,6 euro al mese.
E’ quindi così importante riempire le pagine dei giornali, le televisioni, le radio, le bocche dei politici, gli incontri internazionali, le pagine dei quotidiani internazionali, ma soprattutto le nostre teste dei discorsi relativi all’IMU? Con 16,6 euro al mese a testa non ci paghiamo nemmeno i soldi che sprechiamo in corrente elettrica a sentire parlare di IMU i nostri politici tenendo accesa la tv, il tablet o altro.
Non sarebbe meglio investire tutto questo tempo per trovare soluzioni ai problemi del lavoro, degli stipendi, delle famiglie, dei pensionati? Al posto di parlare di eliminazione dell’IMU sarebbe interessante parlare di taglio dell’Irpef sul lavoro dipendente ad esempio, di contrattazione di secondo livello, di strumenti per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Tutte cose che possono cambiare la vita, a differenza di 16,6 euro al mese, che forse per alcuni saranno la salvezza, ma per il popolo italiano in generale sono solo uno specchietto per le allodole e un metodo per distogliere l’attenzione e sprecare tempo.
Tempo che serve per risollevare sul serio l’Italia, tempo che diventa sempre e più drammaticamente poco.
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Aforisma della settimana
Quando si fa questo mestiere non ci si puó permettere il lusso di avere opinioni rigide. Occorre avere una mente aperta e tanta flessibilità. Jesse Livermore
Complimenti! Finalmente un po' di chiarezza su un argomento dove solitamente prevalgono le chiacchiere da bar. Voglio inoltre sottolineare che la tassazione che abbiamo in Italia sulla prima casa non è una nostra anomalia. Siamo allineati con gli altri paesi industrializzati. Non mi sembra che all'estero le tasse sulla casa siano oggetto di così tante polemiche e discussioni sterili, come
Grazie Marco per il tuo commento. L'aggiunta che hai fatto mi permette di completare il post con due righe relative ad un argomento che non ho sviluppato nel post per non diventare troppo lungo: la tassazione sulla casa è praticamente una cosa normale sia in USA che in Germania che in quasi tutti gli stati europei. L'anomalia eravamo e forse saremo noi. Questo dimostra ancora di più come
W l' imu quindi che ci mette allo stesso piano degli altri paesi…..anche se basterebbe essere un po' meno superficiali e verificare la reale tassazione sull immobile negli altri paesi ( dove x esempio si differenzia se l immobile produce reddito,già tassato, o meno e altri parametri sulla tassazione in generale!!); invece si decontestualizza una singola tassazione e non si analizzano
Per chi ha una piccola casa e comunque diritto alle detrazioni la tassa media di 200 euro è realistica. Il problema non è l'Imu, ma la tassazione sul lavoro che è una vergogna. <br />Personalmente sono contrario all'Imu applicata sulle case sulle quali grava un mutuo, ma non per il resto. <br />Almeno in questo allineiamoci agli altri paesi. Negli Stati Uniti addirittura è ben superiore
Sicuramente l'IMU può essere ripensata in modo da essere progressiva. Al solito il termine progressivo in Italia viene dimenticato: quando si fa una tassa, uno sgravio o altro va fatto progressivo, ovvero chi ha di più paga di più in proporzione e non a caso e chi ha di meno viene sgravato di più in proporzione e non a caso. Poi può essere ripensata in base al reddito etc etc. Sui 200 euro,