L’Epifania come molti probabilmente sanno è una festa cattolica che si celebra il 6 di Gennaio. Il significato della parola è il seguente:
Il termine “epifania” deriva dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω, epifàino (che significa “mi rendo manifesto“) e dal discendente sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (che può significare manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina). In San Giovanni Crisostomo Έπιφάνια assume la valenza ulteriore di “Natività di Cristo”
E’ curioso come questa definizione si presti ad essere associata perfettamente alla situazione del partito democratico e al probabile nuovo segretario, non tanto come manifestazione divina, quanto come manifestiamo del non cambiamento.
Il partito democratico dal mese di dicembre è riuscito in una delle più devastanti campagne elettorali che si ricordi e che sarà ricordata per molti anni. Partendo da un grande successo nelle primarie ha mostrato probabilmente un po’ di boria nei confronti del M5S, un po’ di superiorità e superficialità nei confronti del PDL.
Bersani ha quindi conseguito una delle peggiori vittorie possibili in una competizione elettorale: vincere di un pugno di voti su altri due partiti/movimenti. Si è quindi visto costretto a indossare il cappello del vincitore a tentare di formare un governo senza riuscirvi, mentre le sue truppe si sfaldavano combattendo una guerra interna generata dai generali ormai non più fedeli all’imperatore. Ha quindi tenuto insieme il suo piccolo esercito fino all’elezione del presidente della Repubblica generando un enorme malcontento nel suo elettorato. Grazie all’elezione del Presidente della Repubblica, è riuscito a perdere un pezzo del partito (SEL) in una notte, senza nemmeno curarsene (facendo quasi venire un infarto a Vendola). Ha quindi peggiorato ulteriormente la situazione dopo essersi dimesso nell’essersi comunque chiamato in causa come parte fondamentale nella creazione del governo di inciucio nato successivamente, che ha fatto perdere ulteriori sostenitori al PD e ha creato non pochi contrasti tra gli eletti di quest’ultimo.
A questo punto quello che ci si aspettava (e forse si aspetta) era una grossa sterzata del PD in tempi brevi: oggettivamente alle primarie il secondo arrivato era Renzi e quindi alcuni speravano che sarebbe stato il successore naturale. Altri che ci sarebbero state delle primarie per ridare voce all’elettorato di sinistra. E invece così non è: il candidato probabile è Epifani, emblema di una continuità moderata con il pensiero bersaniano, simbolo della commistione tra sindacati e politica e quindi uomo dalla doppia casta, uomo che sulla scena sindacal/politica italiana da probabilmente troppi anni. Fare le primarie in effetti sarebbe troppo rischioso perché avrebbe portato probabilmente ad un numero ridotto di votanti rispetto alle primarie precedenti ed evidenzierebbe le rotture interne al partito e questo i politici del PD non se lo possono permettere o non vogliono che accada. Allora con calma aspettiamo Ottobre per il congresso e l’elezione del nuovo Segretario … Uhe ragazzi, non siamo mica qui a farci venire una voglia di cambiamento sul braccio!
Quasi sicuramente quella che poteva essere L’epifania del PD intesa come nuovo modo di mostrarsi per essere migliori e vincenti, sarà l’EpifaniA del PD, ovvero il mostrare che tutto cambia per fare in modo che non cambi niente. Concludendo infatti, il PD in questi ultimi 6 mesi ha mostrato di non essere tanto diverso dal suo acerrimo nemico, il PDL.
Casta PD-elle chiama Casta PDL, rispondete! Ci sono delle poltrone libere! Venghino siori e siore!
Con buona pace degli elettori di sinistra che hanno creduto nel “nostrano” Bersani e in un partito che con le primarie sembrava aver dato un vero segnale di svolta.
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Aforisma della settimana
Quando si fa questo mestiere non ci si puó permettere il lusso di avere opinioni rigide. Occorre avere una mente aperta e tanta flessibilità. Jesse Livermore