Leggo questa mattina i dati sulla produzione industriale e mi cadono le braccia.
Del resto che cosa volevate sperare? Dopo aver visto il grafico sopra, che descrive l’andamento della disoccupazione italiana degli ultimi 30 anni, è difficile essere fiduciosi in una ripresa delle attività.
Le proiezioni dei senza lavoro, addirittura, vedono il superamento dei massimi del periodo 96/98, quando il Paese conobbe la crescita zero per ben 2 anni a causa delle politiche austere, necessarie (o meno) per entrare nella Moneta Unica.
In questi giorni il Governo sta lavorando per sbloccare tra 1 e 2 mld per garantire la Cig in deroga a 500 mila lavoratori, che altrimenti finirebbero per alimentare ulteriormente quel dato rappresentato nel grafico.
Il fatto sconcertante è che i soldi molto probabilmente verranno presi da quelli già stanziati e mai utilizzati per la “formazione”.
Lascio immaginare a voi il significato e l’importanza della parola “formazione”, al fine di accrescere le capacità qualitative dell’individuo. Ma questa è un’altra storia.
Ora, o io sono un genio (ma non credo proprio) o il sistema in cui noi viviamo è da prendere a calci nel xxxx, al fine di svegliare un’Italia che ormai sta cadendo in un sonno eterno.
Definizione di Cassa integrazione guadagni (Wikipedia)
La Cig è un istituto previsto dalla legge italiana, consistente in una prestazione economica erogata dall’Inps (con risorse della stessa in caso di Cig ordinaria; con risorse del Ministero del Welfare in caso di Cig straordinaria) in favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto. L’introduzione della Cig risale ad un decreto legislativo del 1947.
La durata della Cig oscilla tra un minimo di 12 e un massimo di 36 mesi in caso di periodo straordinario.
Ovviamente stiamo parlando di un sistema che è stato introdotto oltre 60 anni fa e solo implementato nel ’91.
Chissà se in Brasile, Russia, India o Cina esistono ammortizzatori di questo tipo, in cui un istituzione pubblica elargisce soldi, senza avere una prestazione in cambio?
Visto che ormai siamo entrati in un’era in cui il lavoro dobbiamo inventarcelo, non sarà il caso di modificare la Cig, sfruttando questa per creare valore ad uno Stato ormai decrepito?
E’ una bestemmia contro i sindacati se i cassaintegrati venissero impiegati (ovviamente anche con corrispettivi non da fame come la Cig e magari allungando anche il periodo massimo) per costruire asili o spazi ludici, pulire strade, coprire quei servizi, là dove lo Stato non riesce con le sue risorse, ed altro ancora?
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Son convinto che in questo caso l’Italia non getterebbe al vento quelle poche risorse che ha, mentre il cassintegrato non rischierebbe di atrofizzarsi né il cervello né la capacità lavorativa. Piuttosto, aprirebbe la mente verso nuovi orizzonti, grazie all’apprendimento di nuovi mestieri, adeguandosi così al cambiamento dei tempi.
Aforisma della settimana
Quando si fa questo mestiere non ci si puó permettere il lusso di avere opinioni rigide. Occorre avere una mente aperta e tanta flessibilità. Jesse Livermore
Da VincenzoSava<br />Purtroppo siamo lontani dall'intraprendere azioni risolutive. Solo lo spread sopra i 500 con blocco stipendi statali e pensioni sveglierà il popolo dal torpore. Facciamo debiti di medio lungo periodo per alimentare il demenziale welfare all'italiana che garantisce voti al pd e pdl. In qualsiasi azienda sana si fanno debiti a lungo per finanziare investimenti a lungo.
La cig era nata quando serviva "una mano" alle aziende in periodi brevi e particolari. Ora lo strumento è stato deformato visto che viene usato per periodi lunghi e ormai standard. Inoltre tiene nel mondo del lavoro persone che praticamente ne sono fuori, non invogliandole e darsi da fare, formarsi, imparare e quindi danneggiandole perchè rimangono in un limbo normativo. Inoltre viene