I più affezionati lettori sapranno quanto io abbia tifato per Renzi alle primarie e come la mia scelta di simpatizzare per il M5S abbia coinciso proprio nel momento in cui il sindaco di Firenze fu sconfitto, grazie alla nomenclatura del suo partito.
Del resto la vittoria di Bersani fu il segnale di come il PD rifiutasse qualsiasi forma di rinnovamento, richiesto da molti italiani che non si riconoscevano più in Berlusconi.
Sempre ai tempi delle primarie mi documentai in modo dettagliato sul Programma di Renzi al fine di capire se ci fossero segnali di vero cambiamento.
Devo ammettere che in quel programma ci sono molti punti in comune con quello del M5S, senza stare qui a sindacare chi si sia mosso per prima, dall’abolizione del finanziamento ai partiti, alla tutela per l’ambiente.
Credo che solo un Presidente lungimirante, come è Giorgio Napolitano (premetto che non ho discusso il personaggio, ma il modo con il quale è stato proposto), possa decidere di nominare Matteo Renzi a capo del nuovo Governo, per questi motivi:
1) Ogni forza parlamentare non ha ostilità nei confronti del sindaco di Firenze, fatta eccezione il M5S per le ragioni che elenco di seguito.
2) E’ l’unico politico in grado di fronteggiare l’ascesa di Beppe Grillo, o meglio, di evitare di essere divorato nel modo con il quale hanno fatto gli altri.
3) Chi ha seguito il M5S, come il sottoscritto, sa chiaramente quanto sia temuta l’entrata in campo di Matteo Renzi. Basta leggere i commenti in merito o vedere i dibattiti in streaming che vengono rilasciati sul blog di Beppe Grillo per capirlo.
4) A Renzi non manca assolutamente la personalità, la capacità e la diplomazia per moderare le forze in Parlamento.
Se non sarà Renzi quindi, ci dovremo sorbire il dott. Sottile oppure il nipote di Gianni Letta, detto Enrico.
Sai che palle?
Non credo che la scelta di Re Giorgio II ricadrà su quest’ultimi due. Almeno lo voglio sperare.