MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Quanta ipocrisia che ho visto tra i media, per non parlare delle facce di bronzo di quei parlamentari che hanno definito l’elezione di Giorgio Napolitano un vero e proprio trionfo della democrazia. 
In realtà Grillo ha piena ragione nel definire un vero e proprio golpe, il modo con cui è nata la rielezione dell’ottantottenne Presidente della Repubblica. 
Il ripensamento di Re Giorgio, infatti, può essere solo riconducibile ad un accordo sottobanco fra quelle parti che alle ultime elezioni si sono presentate agli italiani come forze antagoniste, in quanto rappresentatrici di interessi diametralmente diversi. E’ qui il golpe e non nella procedura parlamentare, secondo la quale l’elezione del Capo dello Stato dovrebbe essere il più condivisa possibile. 
Anche se: 
 “Il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato.” Carlo Azeglio Ciampi
Avremo quindi un Governo del Presidente, il quale potrà giocare la carta delle dimissioni, qualora i partiti della casta continuassero a farsi la guerra fra di loro. 
Chiedete ad un elettore del Pd, se quando hanno votato a Febbraio, avrebbero immaginato un Governo appoggiato da Berlusconi? In caso affermativo credo che molti si sarebbero orientati diversamente.  

E così, con altissima probabilità si andrà verso un Governo Amato, sì proprio quello del 6 x mille sui conti correnti, quando nel 1992 la situazione era nettamente più florida di quella attuale. Quando avevamo una moneta nostra e una Banca Centrale in grado di garantirci un cambio competitivo. Fu talmente un furto che molte persone che avevano ricevuto un accredito di un prestito sul conto, dovettero pagare perfino una patrimoniale su soldi che non gli appartenevano.


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Ma questa volta il professor Sottile, secondo quanto va dicendo da due anni a questa parte, vede la soluzione di tutti i mali nella tassazione di quel 10% di italiani che possiede l’80% della ricchezza nazionale, in modo da racimolare 200 mld al fine di abbassare il Debito Pubblico.

Tuttavia, visto che le forze che appoggeranno il nuovo Governo, saranno le stesse della precedente legislatura, compreso Berlusconi e con l’aggiunta della Lega, ho la sensazione che a pagare non sarà quel 10% della popolazione, bensì quel solito sfigatissimo 90%.
E questo lo chiamate il trionfo della democrazia e soprattutto rispetto per gli elettori? O forse la parola adatta è golpe?

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