Il quadro delle medie non fa altro che rafforzare la fase di congestione tutt’ora in corso.
FORZA COMPARATIVA DAX/FTSEMIB
In questo grafico è interessante notare come l’indice italiano abbia reagito in termini di forza comparativa con il Dax, dai minimi di fine luglio. Sembra piuttosto evidente la mano invisibile della Bce, tenuto conto della situazione economica e politica interna. Tuttavia non ci troviamo ancora in presenza di un rafforzamento tecnico, tale da stare tranquilli nelle prossime settimane. Il mercato, infatti sembra riportarsi in una situazione di neutralità rispetto agli altri.
MACD SETTIMANALE FTSEMIB
Che il quadro di lungo periodo non sia particolarmente stabilizzato in positivo lo possiamo osservare nel grafico sopra, che descrive l’andamento del Macd settimanale. Durante le fasi evidenziate in rosso il mercato non si è rivelato adatto alle persone emotive. Anzi, in tutti e due i casi vi sono state situazioni di panico generalizzato. Il Macd tuttavia si sta muovendo a ridosso della linea neutrale. Un chiaro peggioramento pertanto vi sarebbe in caso di rottura del supporto di 15200. La resistenza al contrario potrebbe essere indicata in quota 16100. In questo caso il quadro di breve inizierebbe ad assumere una posizione più serena e tale da giustificare una ripresa delle quotazioni.
DAX
Se osserviamo le onde del Dax il ciclo rialzista di medio lungo sembra ultimato e il raggiungimento di nuovi massimi non sembra cosa molto facile, almeno per le prossime settimane. Il movimento correttivo ha trovato per adesso supporto in area 7430 a ridosso della media a 200 gg.
DAX 1995/2013
Il grafico di lungo periodo descrive in modo ancora più chiaro la difficoltà in merito alle possibilità di segnare nuovi massimi nel breve medio periodo. Piuttosto è significativa la rottura della media a 21 settimane, passante a quota 7700. Pertanto il Dax potrebbe anche tentare reazioni in tale area, ma con l’obiettivo di definire una fase ribassista più ampia. Ad oggi non ci sono elementi che invitino ad alzare il rischio.
SP500
L’indice americano è sicuramente fra i più forti del momento. In questa settimana la correzione non si è fatta attendere, anche se il quadro sembra ritardare la fase vista in Europa. In questo caso infatti, gli indicatori si trovano in una posizione più possibilista, in attesa dei risultati trimestrali, che a dire il vero stanno leggermente deludendo. Evidente come l’indice trovi al momento un importante sostengo sul canale di breve termine, che vede in 1540 il supporto dinamico. La rottura dello stesso innescherebbe con molta probabilità la chiusura di numerose posizioni long, tenuto conto che ancora oggi, le operazioni a leva non sono poche. Notevole la correzione a ridosso della linea dinamica di lunghissimo periodo che unisce i massimi del 2000 e del 2007. Sotto quota 1540 sono attesi traguardi tra 1460 e 1470.
Alla prossima