Sugli obiettivi raggiunti dalle principali borse mi sono ormai espresso e non ho intenzione di ritornarci più di tanto sopra.
In questi giorni mi sto concentrando sulla macchia di inchiostro indelebile che ha colpito il tessuto finanziario europeo.
Questa mattina leggo un interessante articolo di Adriana Cerretelli su “Il Sole 24 Ore”, nel quale si risalta le dichiarazioni dell’Ue di un anno fa, alla luce del “default di fatto” greco:
Mai più “haircuts”, dunque: soltanto per le banche evidentemente (forse). Per i depositi dei risparmiatori, no.
Questa riga riassume esattamente la credibilità di cui gode la macchina europea nei confronti del Mondo finanziario.
Qualsiasi giustificazione che leggo sui giornali, in merito alla questione di Cipro, è superflua.
Al contrario, non è superfluo, da semplice risparmiatore, domandarsi su quale sia il mezzo più giusto per non farsi espropriare da coloro che più di qualunque altro hanno contribuito alla creazione del mostro europeo.
Ormai sembra appurato che la banca sia il mezzo più idoneo per inchinarsi a 90 gradi, aspettando che il Paese di turno, preso dalle difficoltà, soddisfi i propri desideri.
Obiettivo di molti media in questo momento: fare in modo che non vi poniate nessuna domanda sulla sicurezza e reperibilità dei vostri risparmi.