Nel primo grafico osserviamo l’andamento dell’indice Nikkei su base settimanale, mentre nel secondo la rispettiva rsi, che ad oggi ha raggiunto il livello di 86.
Nella storia degli indici azionari difficilmente vengono raggiunti livelli simili.
Tuttavia non ci dobbiamo meravigliare, per quello che sta accadendo nei mercati contemporanei. Del resto siamo in piena tabella di marcia, visto che il primo ministro giapponese ha ordinato un target del Nikkei di 13000 entro la fine di marzo.
Per fare questo basta stampare e ordinare alla banca centrale di pilotare il mercato verso i traguardi desiderati con la conseguenza che:
Questo giochetto ovviamente non può durare all’infinito, o meglio durerà fino a quando le società nipponiche continueranno a vedere lo Yen come una moneta credibile.
Potrebbe capitare infatti, che le multinazionali giapponesi, intimorite da una continua svalutazione del cambio, decidano di non far rientrare i capitali derivanti dalle esportazioni, lasciando gli stessi in valuta più forte. A quel punto il processo di avvitamento dello Yen sarebbe irreversibile. Allora sì che il Nikkei andrebbe anche a 50000 mila, ma il valore della valuta nipponica quale sarebbe?
Sto parlando ovviamente di un Paese che negli ultimi venti anni, oltre ad ever decuplicato il debito pubblico, ha cambiato in negativo il tessuto economico. Un Paese fortemente dipendente dalle importazioni energetiche, oltre che in decadenza, se consideriamo il tasso della crescita demografica.
Qualsiasi investimento in questo “casinò” necessiterà pertanto di una copertura sul cambio…..ovviamente se ve lo ordina il dottore.
Intanto, questa sera il Dow Jones mette a segno la decima seduta consecutiva al rialzo. Non accadeva dal 1996.
EHHHHH, quanta ragione in questo articolo… ma se questo treno regionale, non certo uno shinkansen, sta correndo sempre di più.. non rischia di finire fuori dai binari, del rialzo, e causare una catastrofe? mmma, come può uno entrare su questi livelli.. ma allo stesso tempo, standonbe fuori.. si perde un bel gain! maledetti piloti.. 🙂
Cosa ci consigli per proteggere i risparmi da un'evento del tipo CIPRO ?<br />Ringrazio Andrea
Il dramma di Cipro è che si tratta di una decisione ben condivisa dalla Troika. Quasi come fosse l'inizio della campagna elettorale tedesca. <br />Sicuramente è un passo di allontanamento all'Euro e non di avvicinamento. <br />Un provvedimento questo che indebolisce improvvisamente il sistema bancario periferico. Beati coloro che non hanno guardato i rendimenti in queste ultime settimane.