Non più tardi di Lunedì avevo segnalato un chiaro peggioramento degli indicatori settimanali sugli indici europei.
E’ bastato leggere il rapporto della Fed che evidenziava al suo interno una spaccatura in merito al proseguimento del QE, per dare il via ad un’ondata significativa di realizzi, su tutte le piazze internazionali.
Ovviamente Piazza Affari ci ha messo del suo, grazie alle preoccupazioni per il dopo elezioni, dove la minaccia dell’ingovernabilità ha una probabilità non trascurabile.
Da un punto di vista grafico, il nostro indice ha dato segnali piuttosto importanti nel medio periodo:
1) Il canale rialzista che accompagnava il trend da fine luglio è stato decisamente perforato verso il basso.
2) Il Flag formatosi dopo la prima gamba ribassista, si è rivelato una figura di prosecuzione e non di ripresa del trend rialzista.
E’ avvenuta pertanto in questi giorni una fase di distribuzione da non sottovalutare, sfociata poi nella rottura del supporto di 16350.
Insomma, non ci troviamo esattamente in una fase utile per mirare nell’immediato a reazioni significative verso l’alto.
Piuttosto sarà interessante verificare la tenuta dei supporti posti a 15850 e 15150. Su quest’ultimo livello è situata la media a 200 gg.
Livelli di supporto importanti vanno considerati anche sul Dax a 7500. La rottura di questo livello darebbe luogo a realizzi, con possibili target tra 7000 e 7050.
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