MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Ci sono dei momenti in cui è preferibile osservare ed altri dove è doveroso agire, esprimendo la propria opinione.
Durante queste vacanze di Natale, ho approfittato per staccare un pò, ovviamente sempre nei limiti del consentito, per studiare ciò che più mi appassiona, ossia l’economia e i mercati, e per osservare lo scenario politico italiano, al fine di prendere una decisione il più saggia possibile per le prossime elezioni. 

Il martellamento di informazioni politiche, ricevuto dagli italiani, negli ultimi quindi giorni, è stato tale da mettere seriamente a rischio l’equilibrio mentale di tutti noi:

– Monti che sale in politica, Berlusconi che scende, la vecchia DC che sembra rinascere, il PD che prende le distanze e nuovi piccoli movimenti che si formano, in quanto non si riconoscono nelle forze attualmente in campo. Insomma, se prima avevo le idee confuse, adesso la politica sembra avermi cancellato anche le medesime. 

Tuttavia, grazie ad uno sforzo considerevole cercherò di far luce sulla situazione, al fine di prendere una strada il più saggia e ponderata possibile.

La salita in politica di Monti, in tempi non sospetti, sarebbe stata per me motivo di semplificazione decisionale, vista la credibilità internazionale di cui gode e soprattutto le alternative a disposizione di noi elettori. 

Ad oggi però esistono valide ragioni per analizzare in modo dettagliato il quadro, non limitandosi a quello che egoisticamente vorrebbero i tecnocrati europei come premessa per dar credito al nostro Paese. In sostanza, la mia decisione, non dovrà essere assolutamente influenzata, da quello che sperano nell’immediato i mercati e la nostra amica Merkel. Vorrei ricordare che il giorno in cui Berlusconi vinse nel ’94 la borsa festeggiò con un bel +5%………..ma non mi sembra che le cose siano andate come atteso inizialmente. 

I miei più attenti lettori già sapranno la stima che nutrivo per Monti, a tal punto che nel luglio 2011 uscii con questo post: “I have a dream”.

Da allora, di acqua sotto i ponti ne è passata, eccome se ne è passata.

In un anno di Governo Monti ho potuto ammirare alcune decisioni e contrastarne altre. L’ammirazione particolare deriva soprattutto dal pregiudizio positivo di cui godeva il Professore, negli ambienti alti della politica e della finanza internazionale. Questo si è rivelato fondamentale per il nostro Paese, al fine di riprendere quel minimo di credibilità necessaria per non soccombere alle intuizioni della speculazione professionale. All’atto pratico, purtroppo, le misure adottate, non presentavano quel valore aggiunto che era lecito attendersi da un governo tecnico di alto rango. Aumentare la pressione fiscale attraverso un mix tra imposte dirette e indirette e tagli che hanno colpito i più indifesi con conseguenze disastrose sulla crescita del Paese, sono misure che avrebbe potuto fare benissimo anche il meno istruito dei politici a disposizione. 

Se da un lato quindi ammiro la credibilità internazionale di Monti, dall’altro approvo poco o niente di quello che è stato fatto all’atto pratico.

Questa contraddizione è stata per il sottoscritto un elemento di forte indecisione nel bypassare o meno un Monti bis.

In questi giorni, tuttavia, grazie ad un’attenta osservazione della situazione, l’indecisione è sparita, a tal punto che non mi nasconderò nell’ipocrisia del “non decidere”, in quanto non farei un servizio utile al lettore, che potrà condividere o meno la mia scelta. 

L’entrata di Monti in politica, soprattutto schierandosi con personaggi più che obsoleti, la trovo piuttosto inopportuna, soprattutto perchè l’Italia, in questo modo, perde una figura super partes, che sarebbe senza dubbio servita dopo le elezioni. 

Questa decisione a mio modestissimo parere rafforzerà il Pd e indebolirà in modo marcato il Pdl. 

Il Pd si rafforzerà in quanto cercherà di allargare il suo elettorato verso il Centro attraverso un coinvolgimento più diretto di Renzi, mentre il Pdl vedrà (come del resto dimostrato in questi giorni) defluire quei voti moderati, grazie anche alla Chiesa (ma pensasse mai una volta al potere spirituale!!!) in favore dei giovani rampanti, nella veste di Montezemolo, Fini e Casini, che sarebbero disposti allo stato attuale a donare anche un rene a Monti, pur di prendersi qualche poltroncina comoda comoda, o qualche appalto utile ai propri portafogli. 

La parola “silenziare”, utilizzata ieri dal “Professore”, non gli fa onore, ma soprattutto sottolinea quell’atteggiamento antidemocratico al quale da troppo tempo siamo abituati, grazie alle regole imposte dall’ordine finanziario ed economico mondiale. 

Questo per il sottoscritto è un motivo di chiarezza, utile per “escludere” il Monti-bis, dopo le mille contraddizioni al quale ero stato sottoposto. 

Va da sé il fatto, che fanno parte della mia esclusione tutti coloro che hanno partecipato al governo politico del Paese nell’ultima legislatura. Come dar credito a gente che aveva portato l’Italia ad esse ridicolizzata difronte agli occhi del Mondo? Per me potrebbe stare anni a parlare in televisione, ma non servirebbe a spostare di un millimetro il mio parere. 

Escludo quei finti liberisti, che sono in prima fila tutte le volte che c’è da privatizzare i profitti, ma che non si tirano affatto indietro quando si tratta di nazionalizzare le perdite. 

Non vi nascondo invece una profonda ammirazione per il Movimento 5 Stelle e per il PD.

Più che alle ideologie, ormai passate, mi piace guardare ai fatti. 

Beppe Grillo, sono circa dieci anni, che sta gridando verità su verità. Purtroppo, per l’Italia, non posso contraddire una sola parola di quello che va dicendo il comico genovese, mentre non posso certo obiettare sul suo modo di organizzare la sua azione politica. Credo che in Parlamento, una forza di opposizione in quella direzione si rivelerà un toccasana per tutti noi cittadini. 

Benché non sia mai stato un simpatizzante del Pd, in quanto ci sarebbero da scrivere enciclopedie sui difetti al suo interno, ammiro la lealtà e il senso di responsabilità mostrato negli ultimi mesi dalla direzione del partito stesso. 
Certe volte mi domando cosa ne sarebbe stata dell’Italia e del Governo Monti, se il Pd avesse cavalcato l’onda a lui favorevole del malcontento, per andare precocemente alle elezioni e stravincere? Vedi Spagna o Grecia. 

Il mio parere politico è ininfluente, e mai il mio obiettivo sarà quello di influenzare la decisione del lettore, in quanto siamo ancora, fortunatamente, in un Paese libero e istruito (ancora per poco se si taglia ancora nella scuola), ma una cosa mi sento di dover dire.

L’Italia avrà il Governo che più la rappresenterà socialmente, mentre verranno isolate le parti più nocive al Paese. Ripeto, non ho detto le ali più estreme, bensì (ribadisco) le più nocive. 

Non vedo quindi l’ora che inizi la “Terza Repubblica”, mentre le incertezze vanno sempre più sfumando. 

 

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4 Responses so far.

  1. Non credi che il PD legandosi a SEL (ricordiamoci che con questa legge elettorale si deve pensare per coalizioni) abbia in qualche modo limitato il suo raggio d'azione creandosi un ostacolo interno?

  2. Andrea Facchini ha detto:

    La parte definita più di Sinistra della coalizione del PD, rappresenta una buona fetta di Italia. Pertanto non credo sia appropriato il termine "silenziare", mentre condivido il buon proposito di Bersani, sul "decidere" dopo aver ascoltato tutte le problematiche, siano esse in contrasto o meno con quello che richiedono i mercati, che non sempre sono dalla parte dei più deboli.

  3. walter ha detto:

    Ammiro la sua straordinaria lucidità e concretezza(motiva sempre le sue prese di posizione)nella &quot;lettura&quot; di qulsivoglia aspetto del mondo politico e finanziario. Mi ritrovo pressochè sempre concorde con quanto da Lei espresso. Grazie. Per me leggere i suoi appunti è una ricchezza.<br />Cordiali saluti.

  4. Andrea Facchini ha detto:

    Oltre a ringraziarla colgo l&#39;occasione per augurarle un felice 2013

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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