MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Mi raccomando cari lettori, prima di iniziare a leggere cliccate sul video in alto e i due video dopo il post, se volete contribuire al blog.


Il grafico che vedete qua sopra è l’andamento del rapporto tra oro e petrolio negli ultimi 4 anni. Quando il rapporto è in salita, significa che l’oro sta guadagnando forza nei confronti del greggio e viceversa. 

I picchi che ho supportato con degli eventi particolari, non sono delle casualità. Essi coincidono con turbolenze finanziarie nelle quali la domanda di beni rifugio (nel nostro caso l’oro) aumenta in modo anomalo, a spese di quelle commodities legate fortemente al ciclo economico, come appunto il petrolio. 

In questi giorni stiamo assistendo al superamento del massimo del periodo giugno/luglio 2012, dal quale il rapporto era iniziato a scendere, grazie alla tregua estiva del dopo Draghi e alle attese sul QE della Fed, puntualmente esaudite a metà settembre. 

Visto così il grafico non mi rassicura sul fatto che le tensioni siano rientrate. 


A supporto di tutto ciò, riporto di seguito la correlazione tra SP500 e petrolio.


In questo caso ho allungato il periodo, nel quale si possono vedere meglio alcune anomalie tra le due variabili, che nel tempo sono destinate a rientrare puntualmente. Ovviamente la prima anomalia la vediamo nel 2008, quando la crisi finanziaria trascinò con se il calo della domanda di prodotti petroliferi. In questo caso ho voluto focalizzare cosa succedeva nel bel mezzo della bolla, per sottolineare l’attendibilità e la buona fede di alcune banche d’affari. 


Ad oggi invece assistiamo alla seconda anomalia, come ho detto la volta scorsa, grazie alle politiche quantitative delle banche centrali. Ma sui rischi della trappola di liquidità ho già parlato stamani. 

Grazie a coloro che hanno cliccato sui video.

2 Responses so far.

  1. Giuseppe Grossi ha detto:

    Salve, che dire sul petrolio? ho cercato di approfondire un'altra anomalia: il rapporto tra crude e brent che è cambiato. La domanda è: è salito il brent o è sceso il crude? non posso postare grafici, ma non occorre, non ci sono strappi evidenti nello spread tra le due commodity, ma un continuo movimento che ha generato questa situazione. Credo che il piano di ricerca mineraria voluto da Bush

  2. Andrea Facchini ha detto:

    Interessante la tua osservazione. Ho guardato la correlazione tra Brent e Wti. Da tempo c&#39;è un allargamento dello spread. Non credo tuttavia che si possa verificare un caso &quot;gas&quot;. Dovremmo inoltre approfondire ad esempio le qualità di petrolio. Ad esempio, quello libico rende molto di più di quello dell&#39;Arabia Saudita e così via. <br />In ogni caso un calo del petrolio incide

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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