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Ieri sera mi ero messo alla ricerca di qualche obbligazione che avesse un paio di requisiti essenziali, come ad esempio, il fattore tranquillità, e perchè no, un rendimento accettabile, che almeno giustificasse la scelta.
Dopo aver fatto uno screening piuttosto intenso ho rinunciato a prendere una decisione, scoraggiato dall’inutilità di impiegare della liquidità in rendimenti da fame.
Ovviamente questa problematica non è presente da un giorno, ma da molti mesi.
Le banche centrali, volutamente, hanno reso il mercato obbligazionario privo di opportunità, con l’obiettivo di dirottare i risparmi in asset di rischio.
Che l’argomento sia di estrema attualità lo vediamo anche dai giornali di oggi.
Su “Il Sole 24 Ore” ad esempio, c’è questa mattina, un articolo illuminante a pagina 9 su quanto stia accadendo: si risalta infatti, come alcuni fondi pensione siano costretti a snaturare la loro filosofia di investimento al fine di evitare rendimenti reali negativi per i loro sottoscrittori. In sostanza si aumenta il rischio, sperimentando alternative di investimento che fino ad ora rappresentavano una quota impercettibile, ma i cui rendimenti finali sono tutt’altro che certi.
Detto ciò FERMI TUTTI!!!!
Non ho assolutamente scoperto L’America
Ecco qua le performance dei mercati da quando le banche centrali hanno iniziato a schiacciare i rendimenti.
Dai minimi del 2009
SP500 +121%
NASDAQ +176%
DOW JONES +110%
DAX +108%
EUROSTOXX + 43%
ORO +160%
Forse, in questi anni, i mercati sono stati un tantino condizionati dalle politiche monetarie. Non credete?
Ovviamente non vi dico la figura di coloro che hanno sposato la causa del catastrofismo in tempi poco opportuni.
Oggi tuttavia mi chiedo se sia giunta l’ora o meno della famosa “trappola della liquidita”.
Innanzitutto cos’è una trappola della liquidità? Con questo termine si identifica quella fase in cui la politica delle banche centrali non riesce più ad esercitare influenza sull’economia reale.
Il Giappone ne è l’esempio vivente di questa fase. Nonostante una politica ventennale fortemente espansiva della Boj, siamo oggi a raccontare un’economia completamente stravolta rispetto a quella vista sul finire degli anni ’80. Addirittura la Banca Centrale si è rivelata impotente nel combattere la deflazione.
Ciò è la conferma che le politiche monetarie non possono assolutamente influire sui problemi strutturali dell’economia globale, ma solo attenuarne o ritardarne gli effetti.
Il mio angelo custode, pertanto, più che spingermi verso l’ignoto, sembra puntare il dito verso quell’economia reale, al fine di capire se la stessa sia in grado o meno di reagire agli stimoli fin qui messi in campo.
Alla prossima e se volete aiutare questo blog cliccate pure sui 2 video sotto.
Grazie