“Queste avevano picchiato a morte un operaio rifiutatosi di fare il servizio notturno. Parliamo di un clima aziendale dove sono obbligatorie 80 ore di straordinario mensile, pena servizio punitivo alle latrine. Parliamo di modelli contrattuali , quelli della Foxconn, che prevedono clausole come il divieto di suicidio, altrimenti è la famiglia dell’assunto a rimetterci”.
Questo è un passaggio del bellissimo articolo scritto da Blitz: “Chiusa per rivolta la fabbrica dell’iPhone 5”
Proprio Domenica scorsa, analizzando un pò di dati americani, mi chiedevo se più che un Quantitative Easing, il Mondo avesse bisogno di riscoprire nuovi modelli, in grado di coinvolgere attivamente la forza lavoro rimasta fuori.
Così fu durante la Rivoluzione Industriale, dopo le due guerre mondiali e l’era del computer.
In queste fasi la civiltà riuscì a raggiungere un benessere che mai prima aveva visto.
Ironicamente, sempre Domenica, mi domandavo se proprio l’iPhone 5 o il “pallosissimo” Facebook avrebbero nuovamente rivoluzionato il Mondo, come fu per le fasi precedentemente descritte.
Ad oggi mi risulta che qualcosa del genere è accaduto negli ultimi anni, come descrive l’articolo che ho indicato sopra.
Ma a che prezzo?
Il prezzo lo vediamo sul valore del salario, diventato da tempo un elemento secondario.
Questo grazie ad una speculazione selvaggia, frutto di una globalizzazione senza regole.
Pertanto in Occidente, si cerca di colmare l’impoverimento delle classi attraverso i Quantitative Easing, con l’effetto di creare maggiore povertà in un futuro più o meno lontano.
Va da sé che in presenza di politiche quantitative aggressive un salario, per quel poco che valga oggi, sarà destinato a perdere il suo valore reale, molto più che in passato.
Cosa ben diversa invece per quell’1% della popolazione che detiene la ricchezza, composta principalmente di asset destinati a non perdere di valore reale.
Ovviamente le banche centrali, che della classe media se ne fottono altamente, sono interessate a non far fallire un sistema bancario, che sulla carta non sarebbe in grado di restituire i soldi ai loro correntisti.
Pertanto
l’era del “chi ha poco avrà sempre meno e chi ha tanto avrà sempre di più” continuerà ancora per molti e molti anni, fino a che un bel giorno le due forze in campo non saranno più in grado di coesistere fra di loro, con le dovute conseguenze del caso che lascio a voi immaginare.
Pertanto l’unica speranza che ci rimane è quella di aspettare a gran gloria una nuova era, perchè quella attuale mi fa venire il voltastomaco.