MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Se i mercati quest’oggi sono ricaduti nello sconforto, come al solito devono ringraziare le dichiarazioni tedesche.

Scheable, il Ministro delle Finanze tedesco, dopo un incontro dai mille interrogativi con Geithner, ha ribadito oggi che l’Esm, non avrà la licenza bancaria.
A rafforzare ciò le dichiarazione della Bundesbank, secondo la quale la Bce non può sconfinare dal suo mandato, che consiste nel perseguire la stabilità dei prezzi. Guai per la Banca Centrale tedesca fare gli occhi dolci alla crescita. In questo Mondo siamo qui per patire, mica per godersi la vita, soprattutto se non siamo dei prediletti.

E poi mi chiedono perchè sono diventato così critico nei confronti della Germania.

I mercati europei da tempo chiedono fiducia, serenità e soprattutto “concentrazione” nel raggiungere un tasso di crescita che da troppo tempo manca al Vecchio Continente, e come per incanto arrivano con la puntualità di un orologio svizzero venti contrari dalla Germania a placare gli entusiasmi.

Vista così la situazione potrebbe far pensare ad un bluff di Mario Draghi, che verrà smascherato il prossimo Giovedì.

Non è proprio così.

Ho voluto sottolineare in alto:

 la Bce non può sconfinare dal suo mandato, che consiste nel perseguire la stabilità dei prezzi

Ebbene che cosa si intende per perseguire la stabilità dei prezzi?

Ammettiamo che Giovedì la riunione del Bce si rivelasse un bluff. Che cosa accadrebbe all’Euro?

Con molta probabilità si creerebbe un vuoto sui mercati al punto tale da provocare una perdita oltre misura.

Ammettiamo quindi che, data la fuga dei capitali, l’Euro si portasse a 1,15/1,10 (per essere ottimisti) nei confronti del Dollaro per non parlare del calo rispetto ad altre valute ben più forti del Dollaro.

In questo caso sarebbe stata perseguita la stabilità dei prezzi secondo voi? Non credo proprio. L’inflazione o meglio la stagflazione busserebbe alla porte ben più velocemente di quanto atteso, visto che il petrolio e tutti i suoi derivati li paghiamo in dollari.

Draghi ha più volte sottolineato in queste ultime ore la necessità di interventi non convenzionali e sicuramente efficaci a causa di una rottura all’interno del circuito dell’Eurozona. Anche un bambino di 5 anni capirebbe che i capitali al momento vanno in una sola direzione, con la conseguenza di ingrassare oltre il dovuto i conti tedeschi e delle aree amiche. Se questo non è un circuito rotto ditemi voi quale?

Con un minimo di fantasia quindi, è lecito pensare che in assenza dei suddetti interventi, la Bce non avrà adempiuto al suo mandato, in quanto avrà tralasciato il perseguimento della stabilità dei prezzi.

Le dichiarazioni della Bundesbank pertanto, possono essere interpretate come delle linee guida all’interno delle quali non sconfinare, al fine di non avvantaggiare uno Stato a danno di un altro, ma non rappresentano assolutamente dei divieti operativi per la Bce.

Il raggiungimento della stabilità dei prezzi, e quindi della Moneta Unica, sarà raggiunto mediante qualsiasi mezzo. Anche il dover agire sugli spread o con acquisti diretti di Titoli di Stato o bond bancari, per quei paesi o quelle banche, che sulla carta meritano credibilità, ma che attualmente non è riconosciuta dal mercato a causa della forte incertezza e dell’assenza di liquidità.

Del resto quale rischio correrebbe la Bce? Quello di andare in conflitto con i crucchi?

Francamente sarebbe il male minore. Nel caso estremo vedremmo la Germania chiedere l’uscita dall’Euro. Una vera e propria manna per il resto dell’Europa.

Ma i crucchi si sa, sono ottusi, ma non scemi.

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