MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!


TREND ITALIA/GERMANIA
Attraverso questa comparazione fra indici azionari possiamo vedere la perdita di fiducia dell’Italia in rapporto alla Germania. Quantificandola potremmo esprimere un -80% da gennaio 2010 al novembre 2011, mentre nei restanti mesi fino ad oggi si registra un -19%. In termini prettamente matematici potremmo dire che la velocità di caduta ha seriamente rallentato la corsa. 

TREND ITALIA/SPAGNA
Ben più evidente invece il cambiamento di direzione tra questi 2 paesi. Ribaltata completamente la situazione.  Per la serie il problema centrale non è più l’Italia come a novembre dello scorso anno, ma la Spagna. E non è poca cosa.
Chissà che cosa sarebbe stato dell’Italia se il nostro Presidente Napolitano in quel lontano novembre 2011, non avesse preso in mano la situazione, nominando senatore a vita il Professor Mario Monti, per poi farlo Presidente del Consiglio?
Chissà che cosa sarebbe stato del nostro amato Paese, se i partiti politici non si fossero auto-commissariati al fine di consentire al Governo tecnico di metter mano ad una situazione talmente marcia, da non avere neppure un alibi?
Chissà a quali conseguenze saremmo andati incontro, se certe correnti di pensiero disfattiste, politiche e internaute, che gridavano al complotto, accusando Monti di essere il rappresentante di Goldman Sachs, avessero soggiogato la maggioranza del popolo italiano?
Con molta probabilità oggi l’Italia avrebbe fatto compagnia alla Grecia, mentre il nuovo Governo derivante dalle elezioni certe anticipate del post novembre 2011, sarebbe stato oggetto di contestazioni amplificate all’ennesima potenza, rispetto a quelle che oggi vediamo in Spagna.

Basti pensare all’impossibilità di pagare le pensioni, o agli effetti derivanti da un’uscita forzata dall’Eurozona, vista l’impossibilità degli altri paesi di correre in soccorso del nostro debito, per capire cosa ne sarebbe stato del popolo italiano.

Un popolo, costituito per la maggior parte, da responsabili, in grado di capire l’importanza del rimboccarsi le maniche rispetto a quella del protestare inutilmente (vedi Camusso), recando un ulteriore danno allo Stato stesso, ma soprattutto ai nostri figli.

Ai delusi dal Governo Monti suggerisco vivamente di guardare al bicchiere mezzo pieno. 

Un anno fa vi erano due storpiature nel rapporto fra Italia ed Eurozona:


La prima era data dal Governo Berlusconi. Superficiale difronte alla situazione del momento, incapace di risolverla e di conseguenza poco credibile agli occhi del Mondo. Tralasciamo ovviamente le “ballerine”.

La seconda, molto importante ma non per questo irrisolvibile, è la struttura dell’Eurozona. Il rigore e il paraocchi ha tutt’altro che mandato l’Euro nella direzione di facciata voluta dalla Germania (moneta forte = bassa inflazione). Credo che una svalutazione in cinque anni, compresa tra il 30 e il 45 percento, con le principali valute, possa bastare a legittimare il fatto, che forse, è arrivato il momento di spezzare dei tabù, come ad esempio la necessità di ampliare i poteri della Bce.

Il primo punto l’Italia lo ha superato egregiamente, in quanto di sua competenza. Sul secondo l’Europa ci sta lavorando, insieme al nostro Premier, sempre molto ascoltato, da chi, fino a pochi mesi fa ci guardava con occhi sospetti.

Ai grillini che dovrei dire se non ringraziarli per il loro pressing costruttivo? 

Guai se non ci fosse stato il M5S, e guai se i poteri “forti” cercassero di screditarlo. Se non ci fosse stata questa forza internauta, molti dei problemi sarebbero venuti a galla tardivamente, mentre i privilegiati avrebbero continuato a fare i loro porci comodi.
Attenti però a cadere nel tranello del populismo, ma abbiate invece l’umiltà e soprattutto il coraggio di dare a Cesare quello che è di Cesare. Ci sono momenti per contestare e altri per costruire. La protesta è di tutti, mentre il costruire è riservato ai competenti, ossia a coloro che sono specializzati nei settori specifici nei quali dover intervenire.
Ben venga tuttavia in Parlamento, una forza politica come il M5S, se la stessa sarà propositiva e priva di interessi di parte. Sarebbe una vera e propria delusione se invece si trovasse a ricalcare ciò che è stato fatto dalla Lega Nord alla quale non ho niente da dire se non quella di augurargli un bel funerale, visto che si è uccisa con le proprie mani.

 Ai partiti che sostengono questo Governo auguro  di estrapolare il meglio da loro stessi.

I tre partiti politici fino a prova contraria ricalcano la maggioranza degli italiani. Alfano, Bersani e Casini devono mettersi nella testa che ci troviamo in una fase storica del paese che non ha precedenti, da 60 anni a questa parte. Molte decisioni che sono e che andranno prese avranno bisogno di una maggioranza allargata, al fine di tutelare al meglio il bene degli italiani. Non siamo certo entrati nella fase in cui chi prende il 50 +1 vince e governa. Il rischio sarebbe di vedere quel 49 percento prevalere con la forza, qualora si creassero serie e pericolose divisioni, alle quali il “bunga bunga man” ci aveva da tempo abituati.

Con ciò credo che in Italia si stia concretizzando davvero la possibilità di un nuovo Governo Monti, una volta terminata questa legislatura.
Sarebbe davvero un suicidio assistere a divisioni utili solo a distruggere un cammino virtuoso ormai intrapreso, che ci porterà certamente all’uscita dal tunnel.

Pertanto non mi resta altro che augurare lunga vita a Mario Monti.

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8 Responses so far.

  1. Vocidallestero ha detto:

    Caro Hawk, devo dire che resto basita dal tuo ottimismo e dalla fiducia che dimostri in questo governo…

  2. the hawk ha detto:

    Cara Carmen, è finito il tempo di stupirsi, è l&#39;ora di fare proposte. Io la mia l&#39;ho fatta.<br /><br />Sono ben accette proposte che possono aprire gli occhi alla gente. Grillo? Di Pietro? Santanchè? Vendola?<br /><br />E&#39; vero, su Monti ho avuto molti ripensamenti, ma l&#39;accelerazione di questi mesi mi ha convinto sempre più che non vedo alternative.<br /><br />Allo stato attuale

    • LUCA82 ha detto:

      SONO MOLTO D&#39;ACCORDO CON QUESTO ARTICOLO E QUINDI CON IL PUNTO DI VISTA, HO PROPRIO PUBBLICATO LO STESSO TITOLO SUL MIO PROFILO FB PRIMA DI LEGGERE QUESTO!<br />CHI VUOLE UN FUTURO DEGNO PER QUESTO PAESE E VUOLE MINIMAMENTE BENE ALLE GIOVANI GENERAZIONI, NELLE QUALE FACCIO PARTE, NON PUO&#39; CHE APPREZZARE LE MOSSE CHE SI STANNO FACENDO CHE STANNO CERCANDO, PER ORA, DI EVITARE UNA CATASTROFE

  3. Vocidallestero ha detto:

    Per me queste politiche di austerità ci stanno sprofondando nella depressione e si rivelano insostenibili, come già accaduto in Grecia, in Portogallo, in Irlanda, in Spagna, e tra poco toccherà a noi. <br />Non credo che i mercati si preoccupino dei bunga bunga, ma del fatto che senza crescita la spirale del debito è destinata ad avvitarsi. L&#39;economia sta andando malissimo, la disoccupazione

  4. Andrea ha detto:

    Son d&#39;accordo con te Carmen, ma che colpa ne ha Monti se la Germania è inflessibile? Monti ha pensato prima di tutto a rimettere i conti in ordine, mentre adesso sta agendo sullo snellimento dello Stato. <br />Oggi ho letto un interessante articolo del direttore del Sole 24 ore. Sembra che la Bce possa stampare là dove la moneta entri in zona &quot;allarme rosso&quot;.

  5. Vocidallestero ha detto:

    La stampa della BCE in caso di allarme rosso non potrà mai bastare, perché in mancanza di un paradigma fisso (stile FEd o BoE o Svizzera, o Giappone…) i mercati continueranno a scommettere e a sfidare l&#39;unione. <br />Capisci, ci vorrebbe un cambiamento dei trattati, un&#39;inversione a U, che è politicamente impossibile ed è inutile continuare a sperarci. <br />Così non faranno altro che

  6. Andrea ha detto:

    E&#39; chiaro che la Bce deve far vedere la volontà di avere risorse illimitate.<br />Se usciamo dall&#39;Euro il debito come lo paghiamo? In Lire? Dubito, in quanto l&#39;Euro rimane, siamo casomai noi ad andarcene. <br /><br />Uscire dall&#39;Euro sarebbe come alzare bandiera bianca a mio modesto parere. I danni sarebbero irreparabili soprattutto per chi ha uno stipendio fisso (se esisterebbero

  7. Vocidallestero ha detto:

    Ma lo sai, per me Berlusca e i piddini sono alla stessa stregua, non saprei chi scegliere. <br />Io penso che si drammatizzi troppo l&#39;uscita dall&#39;euro. E che se mettiamo sul piatto della bilancia i danni a restare e i danni ad uscire, penso che l&#39;ultima ci convenga. Però questa è solo la mia opinione…tra non molto vedremo come è andata a finire. <br />Grazie dell&#39;ospitalità..;)

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

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