E’ impressionate osservare il cammino del nostro indice secondo le onde di Elliott, applicandone le regole fondamentali.
Il nostro indice ormai, dal 2007,
sembra aver intrapreso un ciclo di lungo improntato al pessimismo.
Detti cicli, come sappiamo sono composti da una fase impulsiva, che va nella direzione del trend, composta da cinque onde, di cui due (la 2 e la 4) contrarie, e una fase correttiva, rappresentata dalla ABC, che va nella direzione opposta del trend.
Questa analisi è stata già formulata lunedì scorso, ma voglio riproporla al fine di comprendere come il livello di 12400/12700 possa rappresentare uno spartiacque estremamente importante.
Osservando il grafico nella parte sinistra possiamo individuare come il mercato abbia compiuto i cinque movimenti essenziali, rispettandone alla perfezione gli obiettivi, più impensabili. Dall’area di 12400 abbiamo assistito alla fase correttiva con le tre onde ABC che hanno visto il proprio massimo su un obiettivo intermedio della fase impulsiva, posto a 23500.
Impressionante la ripresa del nuovo ciclo impulsivo, con tanto di obiettivo di onda 3 a 12700.
Che la fase attuale corrisponda all’onda 5 non ci sono dubbi. Sul fatto di conoscerne l’entità finale invece è doveroso avere qualche riserva.
Qualche elemento per pensare che l’onda 5 stia per terminare non mancherebbe. L’entità dell’onda infatti è molto simile alla numero 1 del nuovo ciclo, e questo potrebbe rappresentare un primo campanello di allarme. Inoltre sul grafico giornaliero è presentente un pattern di doppio minimo piuttosto interessante, che tuttavia si completerebbe alla rottura di 13810.
In questo caso potremmo avere qualche elemento in più per pensare all’inizio di un nuovo ciclo, o almeno, alla fase correttiva ABC di lungo periodo, contraria quindi al movimento di fondo.
Deleterio sarebbe anticiparne i movimenti, in quanto, oltre a non avere ancora gli elementi sufficienti, una ripresa del ribasso con rottura di 12700 darebbe nuovi impulsi con target a 12400 e 10500.