MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Quello a cui abbiamo assistito ieri, non è altro che una delle tante puntate della novella di Euroland.

La Spagna ha chiesto
ufficialmente all’Europa aiuti per 100 mld attraverso l’utilizzo del fondo EFSF, al fine di mettere al sicuro il sistema bancario interno.

Per chi non lo sapesse, questi 100 mld non sono piovuti dal cielo, bensì sono il frutto di accantonamenti in via di esecuzione, che gli stati membri dell’Unione sono obbligati a fare. Questa operazioncina all’Italia dovrebbe costare circa 20 mld, pari cioè a tutta la manovra di fine anno del governo Monti.

Quindi per farla molto semplice, il salvataggio (ma diciamolo sottovoce, perchè il primo ministro spagnolo non vuole che si chiami salvataggio) delle banche spagnole, passa inequivocabilmente dalle casse di tutti i cittadini europei, quando invece, la strada più logica sarebbe stata quella della nazionalizzazione del sistema, dopo aver depurato il settore dal marcio, rigorosamente da impacchettare e consegnare alle autorità che in passato avrebbero dovuto controllare. Vedi banche centrali nazionali e Bce.

Voglio sperare che questo salvataggio non rappresenti un premio per coloro che hanno dimostrato di essere la causa del male sistemico che ha coinvolto l’Europa, ossia le banche stesse. Voglio sperare che in un sistema fallito, aiutato da noi cittadini, gli azionisti delle banche salvate possano avere vantaggi zero. Qualora le mie speranze non fossero esaudite, non avrei più aggettivi per descrivere questa società.

Da una parte, l’uscita della settimana scorsa della Lagarde,  sui 400 mila bambini greci malnutriti e dall’altra si buttano soldi nel “cesso” in un sistema che è collassato a causa di una bolla scoppiata e che mai più si rigonfierà. Il tutto a spese nostre. E ribadisco, nel cesso, perchè questi soldi non rappresenteranno altro che “toppe”, che non riusciranno certo a rimettere in moto la macchina del credito. Soprattutto alla luce delle esperienze passate, le banche, infatti, si terranno ben alla larga dal finanziare nuovi progetti dal futuro incerto.

E mentre i segnali dalla Cina confermano un rallentamento oltre il dovuto:

questa mattina, intanto, dalla Grecia, il nostro Felice Capretta dal suo gruppo Facebook “Informazione scorretta” ci tiene aggiornati sui sondaggi ufficiosi che circolano fra gli ambienti politici:

“Ultimo sondaggio: Syriza 31% – ND 26%

mi collego al volo dalla grecia su una wifi traballante.

delle code nelle farmacie non so nulla, nelle isole la vita scorre come prima salvo il dimezzamento del business rispetto all’anno scorso.

oggi ho parlato con un esponente di syriza che mi ha spiegato che nelle ultime 2 settimane non si possono pubblicare sondaggi (ma si possono fare) ed in via confidenziale mi ha detto che il sondaggio più recente da’ Syriza davanti con il 31% vs ND al 26%.

questo è sufficiente perchè syriza formi un governo anti-troika.

la sensazione inoltre è che l’esponente di syriza sapesse perfettamente che opporsi al memorandum significa finire fuori dall’euro, essere cacciati fuori dall’euro (nonostante syriza dica di volerci restare, e qui sta il colpo di genio).

il vecchietto degli spiedini invece dice che sono tutti uguali anche se hanno facce diverse, e che prendono i soldi dalla povera gente per darli alle banche”.

Se questo fosse davvero l’esito elettorale del 17 giugno, altro che salvataggio bancario spagnolo da 100 mld.

E mi raccomando domani: tutti incollati davanti allo spread, non importa se poi la scodella la sera è vuota, l’essenziale è che lo spread scenda.

Alla prossima.

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One Response so far.

  1. Vibiosextif ha detto:

    Da tabella de La Stampa, il settore bancario Italiano è esposto di 5.5 mld su 100 mld verso quello spagnolo. In pratica versando 20 mld regalino 15 mld a Germania e Francia. Entrambe esposte per più del 70% su 100 mld. Un bel affare.<br />http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/457646/

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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