Stavo leggendo un’intervista del tanto amato ministro delle Finanze tedesco Schaeuble rilasciata questa mattina su un quotidiano tedesco.
A mio parere in questa intervista
si percepisce un messaggio piuttosto chiaro.
Il ministro infatti ribadisce la sua contrarietà all’emissione di Eurobond, in quanto essi sarebbero compatibili solo dopo aver raggiunto un’Unione Fiscale.
La Germania, quindi, dopo averci ripulito le casse, grazie ai piani di austerità per mettere i conti in ordine, ci tende una mano verso quella che io, due o tre mesi fa, vedevo come la condizione necessaria per proseguire il cammino dell’Eurozona?
L’Unione Fiscale credo che sia l’obiettivo primario di noi tutti per dare un senso a questa Europa. Non credete?
I mercati sembrano mettere sotto pressione noi tutti, impedendoci di ragionare in modo freddo e costruttivo.
Soros addirittura (il cui conflitto d’interessi è sotto gli occhi di tutti) ci dà quasi l’ultimatum, che se entro tre mesi non attuiamo un piano di salvataggio credibile, salta tutto quanto.
Personalmente credo, che per una volta tanto, dobbiamo prenderci tutto il tempo necessario per realizzare un disegno vincente e duraturo nel tempo, che rafforzerà l’Europa fino a tal punto di renderla migliore rispetto a 5 o 10 anni, fa.
Per troppo tempo la macchina politica europea, compresa la Germania si è mossa a gentile richiesta dei mercati, ma mai, fino ad oggi, ha posto basi concrete che facessero intravedere la luce nel tunnel.
Come dice Crozza, per ora la luce nel tunnel si è vista, ma era quella di un Freccia Rossa che veniva a 300 all’ora verso di noi.