E’ bastato forse la revisione del Fmi sulla crescita, o meglio decrescita, Italia, per far scatenare gli acquisti?
Il Fmi infatti ha rivisto da -2,2 a -1,9 la recessione italiana per il 2012, ossia ancora più ampia di quella programmata dal Governo nella misura di -1,5 circa, mentre per il 2013 faremo festa con un -0,3 contro il -0,6 precedente.
Insomma di risalire la china nemmeno l’ombra, mentre non è dato a sapere come la gente reagirà nei prossimi 20 mesi di ciclo economico recessivo.
Intanto il Fmi, che non è famoso per previsioni lungimiranti sulla crescita, ci ha ammonito sul fatto che il pareggio di bilancio per noi sarà solo una chimera fino al 2017.
La reazione di oggi vista sul mercato pertanto non merita più di tanta considerazione. Essa arriva dopo un calo del 16% in soli 18 giorni e su livelli di supporto importanti, che comunque sono stati intaccati pericolosamente.
Una rondine non fa Primavera.