MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Nonostante in pochi abbiate mostrato interesse ecco di seguito:
Dollaro (grafico giornaliero)
Il grafico giornaliero del cross Euro/Dollaro mette in risalto una tendenza ribassista della nostra moneta piuttosto chiara, caratterizzata ancora nel breve da bassa direzionalità. Gli indicatori, dopo un periodo di tregua stanno nuovamente girando verso il basso, mentre la definizione di trend sta aumentando senza tuttavia trovarsi su livelli allarmistici. Una prima rottura confermata dell’area 1,3130 rappresenta un timido segnale di rafforzamento del trend, ma il vero scoglio è situato a 1,30. In questo caso dovremmo tener presente il grafico successivo……..

Dollaro (grafico settimanale)

Ben evidente sul grafico settimanale la posizione negativa delle medie di lungo, che per il momento rappresentano una resistenza invalicabile in area 1,37. Come detto in precedenza, la rottura di quota 1,30 innescherebbe un movimento interessante, verso l’area di supporto di lungo termine, rappresentata dalla linea dinamica ascendente posta adesso a 1,26. Tale supporto dinamico, per confermare la sua importanza, ha infatti respinto i tentativi più pericolosi contro Euro, in prossimità di area 1,18 (giugno 2010) e 1,25 (gennaio 2012). Sul lungo periodo gli indicatori, al contrario di quelli giornalieri, si trovano in posizione contraria al trend, con l’aggiunta di bassa direzionalità, che continua a diminuire. 
E’ chiaro che da tutto ciò possiamo intuire che solo la presenza di notizie esogene concrete darebbe l’imput necessario alla rottura di importanti livelli, quali 1,30 e 1,26. 
In molti sono dell’opinione, in primis Roubini, che una ripresa dell’Eurozona possa avvenire solo in presenza di una svalutazione del cambio. Tale svalutazione è quantificabile secondo gli esperti tra il 15 e il 30 percento, ma l’ostacolo principale, ancora una volta, sembra chiamarsi Germania, che vedrebbe in questo una seria minaccia inflativa.
A favore invece, abbiamo una Fed, che ultimamente si è pronunciata negativamente sulla possibilità di attuare nuove politiche quantitative.
Come vi dicevo in un post di qualche settimana fa:
Bernanke non è contento del livello di disoccupazione in Usa, lasciando intendere che proseguirà la sua politica quantitativa, qualora fosse necessario. “ATTENTI AI BLUFF”…..come ho detto da qualche settimana, non vedo la necessità di nuova immissione di liquidità nel sistema.

Credo che la ripresa dell’Europa stia a cuore a tutti, in quanto coinvolge direttamente oltre 300 milioni di consumatori. Per questo una svalutazione del cambio, Germania sì o Germania no, sia voluta un pò da tutto il contesto finanziario. L’ipotesi migliore sarebbe quella di una Germania che si defila dall’Unione e buonanotte suonatori.

Sterlina (grafico giornaliero)

Il grafico giornaliero della Euro/Sterlina è molto simile al Dollaro. I questo caso tuttavia possiamo osservare come da tempo le quotazioni siano scese al di sotto di un importante triangolo. Supporti importanti sono situati a 0,8190 e 0,81.

Sterlina (grafico settimanale)

In questo grafico si conferma l’importanza del supporto di 0,81, sotto il quale potremmo assistere ad un obiettivo di 0,75. Il quadro delle medie di lungo sta girando al ribasso confermando in area 0,86 la resistenza più importante. 

Sterlina/Dollaro (grafico giornaliero)

Il cross tra Sterlina e Dollaro ad oggi è perfettamente in equilibrio all’interno di un triangolo importantissimo. Le estremità sono a 1,66 e 1,52 rappresentando livelli di resistenza e supporto di lungo periodo. 

Sterlina/Dollaro (grafico settimanale)

Il grafico di lungo periodo al momento rimane ancora favorevole al Dollaro. Quota 1,62 si conferma la resistenza principale.

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