MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

DAX in Oro

Questo è l’andamento del Dax tradotto in termini di oro, anziché in Euro. Come possiamo vedere ci troviamo ancora in presenza di un trend di lungo negativo, ma decisamente migliore rispetto a qualche mese fa. Anzi, in questo caso l’indice sembra avere buoni margini di recupero rispetto al metallo giallo.

Forza DAX vs EUROSTOXX

Qui invece possiamo osservare la forza tra l’indice tedesco e quello europeo. Evidente il superamento del massimo di luglio 2011, con tanto di pull-back. Del resto l’economia tedesca rispetto a quella dei paesi periferici parla da sola.

Forza DAX vs SP500



Rispetto al mercato americano l’indice Dax ha iniziato a rafforzarsi solo a partire da ottobre 2011. Ad oggi la situazione sembra avviarsi in favore di una fase migliore, ma il trend positivo rimane ancora precario e tuttora  da consolidarsi.

Correlazione del Dax con SP500-Nasdaq-Wti e Gold
Pressoché identica la correlazione dal 2009, del Dax rispetto all’indice SP500 e al petrolio.
Correlazione Dax con indici periferici e petrolio
In questo caso possiamo vedere come il differenziale si sia ampliato dal 2010 e rimasto molto elevato fino ad oggi. Ancora evidente la correlazione con il Wti. Sembra quasi la sua ombra.
Conclusione analisi DAX
In questi giorni abbiamo visto una correzione molto simile a quella dei primi giorni di marzo, avvenuta esattamente sulla parte alta di un triangolo di estensione. Ciò ha rafforzato, da un lato la resistenza dinamica passante adesso a quota 7110, dall’altro il supporto statico situato a 6830/6800.
Il quadro di breve periodo rimane riflessivo, ma non preoccupante, mentre segnali di aumento della volatilità sono ben presenti. 
In assenza di rottura di quota 6830 è lecito attendere nuovi massimi con ultimazione del trend in corso da raggiungere entro la metà di maggio, stimabili in quota 7600/7750.
Guardando al grafico settimanale non sono presenti segnali riflessivi, in quanto sia il Macd che gli indicatori di direzionalità rimangono saldamente in fase di espansione rialzista. 
Pertanto da un punto di vista comportamentale, segnali di cedimento dovrebbero essere considerati solo in presenza di una rottura dell’area di 6830/6800.
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