La mia risposta sul salvataggio sarebbe quella che vedete a fianco.
Alla Grecia si chiede un piano di austerità, tale da metterla nella condizione di vivere come se già fosse nella Nuova Dracma, senza godere degli effetti positivi che ne deriverebbero in termini di crescita e competitività.
Pensiamo ad esempio alla principale industria del Paese:
IL TURISMO
Pensiamo all’attrattiva che avrebbe il MERCATO IMMOBILIARE, in un contesto di nuova unità monetaria.
I greci stessi da tempo chiedono di lasciare l’Euro.
Ma i banchieri NO!!!
Gli stessi politici greci fino ad oggi non hanno avuto PALLE sufficienti per prendere decisioni nell’interesse del Paese.
Adesso vi sottopongo un grafico che un iscritto al gruppo BORSADOCCHIAPERTI, (potete iscrivervi anche voi) ha pubblicato qualche giorno fa.
Il grafico è relativo al Pil argentino. Come possiamo vedere, dopo un crollo dello stesso l’economia è riuscita a riprendere una marcia positiva fino a superare il periodo antecedente al default.
Trovo molto pericoloso, socialmente parlando, quando nella valutazione di un problema si guarda esclusivamente all’interesse del creditore.
Se io creditore ho prestato i soldi a chi sicuramente non me li poteva restituire (per questo bastava leggere i dati della bilancia commerciale greca), l’unica cosa che posso fare è darmi 1000 volte di coglione, ma non certo posso costringere il debitore a cavarsi un occhio, non vi pare?
Trovo invece più sensato programmare un futuro, soprattutto per l’interesse della nuova generazione, attraverso una nuova moneta in grado di dare competitività a chi con l’Euro ha stravolto la propria natura.
Cara Merkel, spiega adesso ai tuoi connazionali che, con i tuoi salvataggi, hanno perso circa 500 euro (secondo quanto riporta il blog “voci dalla Germania”) a cranio e vedi di ritornare con i piedi per Terra.
Il sentirsi onnipotenti non ha mai pagato.
Ha ragione, ma per un semplice risparmiatore che non conosce il 100% di finanza e non segue tutti i giorni, ma deve lavorare e risparmiare? Ora deve dire basta alle cicale e ai furbi, non se ne può più.<br />Prima l'Argentina, poi Cirio, poi azioni e obbligazioni Parmalat, poi azioni Pirelli, poi Leman, poi ecc.ecc. Adesso la Grecia (tra l'altro consigliata da fonti attendibili, che
Vedi, un semplice risparmiatore che non conosce il 100% di finanza e non segue tutti i giorni, ma deve lavorare e risparmiare,dovrebbe avere l'umiltà di riconoscere una legge universale: quella della diversificazione, pianificata soprattutto da una consulenza professionale personalizzata. <br />Purtroppo, in Italia in particolare, questo modo di approdare ai mercati, sembra stupido e si