Due cose mi appassionano nel portare avanti questo Blog. I vostri aiuti, che mi confermano o no se sto facendo bene il mio compito e le sfide.
Per sfide intendo quando sei desideroso di dire la tua, contrariamente a quello che dice il mercato, da non confondersi con una politica contrarian.
In tempi veramente non sospetti scrivevo: O l’oro scoppia o addio al pane. Era il 20 di agosto del 2011 e tutte le previsioni erano al rialzo, fino addirittura a descrivere traguardi decuplicati dai livelli del momento. Da allora, senza non poche esitazioni iniziali, il metallo giallo registra una perdita del 16/17 %. Le caratteristiche del movimento sembrano tipiche di una bolla scoppiata, ma sarà il tempo a dare la sentenza definitiva in merito.
Quello che volevo sottolineare è che un’altra sfida mi attende: l’Euro.
Quello che vediamo qua sopra è il grafico dell’Euro contro la Sterlina. In questi giorni sta venendo a mancare il supporto di 0,84, che a mio parere non è proprio una bella premessa per ipotizzare una ripresa della moneta unica. La rottura del supporto dovrà comunque trovare conferma nei prossimi giorni, quando cioè il mercato sarà maggiormente liquido.
Certo mette tristezza, se guardo ai grafici e prendo in analisi i dati fondamentali della Gran Bretagna e li confronto con la zona Euro.
Elementi come la bilancia commerciale, il differenziale inflazione e la tendenza dei deficit statali, giocherebbero tutti a favore della moneta unica. Invece dobbiamo stare qua a subire lezioni di politiche monetarie. Veramente paradossale.
Posso capire un paese che abbia un deficit commerciale che per stare sul mercato è costretto a perseguire una svalutazione competitiva, ma non certo l’Europa del momento, che nonostante tutto, grazie alla Germania, presenta un surplus di 1 mld di euro mensile, contro un deficit di oltre 7 mld di sterline della GB.
Ovviamente non parliamo della quantità di moneta stampata dalla BoE e della salute del sistema bancario, più volte preso in carico dallo stato onde evitare il crack finanziario.
Francamente quando ci troviamo difronte ad una svalutazione del cambio in una situazione del genere ho più di un elemento per affermare che il mercato sta prendendo un vero e proprio “granchio”.
Il rientro sopra quota 0,842 dell’Euro pertanto lo leggerei come un segnale di allarme. A quel punto aumenterebbero fortemente le probabilità per testare in ottica di lungo periodo l’area di resistenza di 0,89.