E io dovrei vendere l’Euro contro questa moneta qua?
Questo è il grafico settimanale di lungo periodo del cross Euro/Dollaro. Ben visibile la trendline rialzista passante a quota 1,25.
Nel breve la situazione sembra totalmente capovolta. Infatti se guardiamo il grafico giornaliero:
ci troviamo ancora nel bel mezzo di un trend ribassista dell’Euro, la cui resistenza può essere indicata in quota 1,41. Il trend ribassista di medio periodo è ben confermato dalla posizione delle medie. In particolar modo la 200 gg che ha assunto da giorni un movimento discendente.
Per il momento non ci troviamo assolutamente in una fase ideale, per credere in una rivalutazione dell’Euro. La direzionalità di lungo periodo appare infatti sempre negativa, mentre le incertezze da un punto di vista fondamentale non mancano.
Tuttavia, negli ultimi tempi abbiamo visto un eccesso di posizioni a favore del biglietto verde in virtù delle preoccupazioni sul futuro della moneta unica, che lasciano intravedere la possibilità di un movimento contrario, in assenza di eventi negativi ulteriori.
Guardando alla politica monetaria della Fed, per non parlare della tendenza del deficit americano, ben lontano dal raggiungere il pareggio allo scopo di frenare l’inarrestabile debito pubblico, il Dollaro dovrebbe essere, sulla carta, la valuta più debole del contesto internazionale, seguito a ruota dalla Sterlina e dallo Yen.
L’Europa al contrario, da molti mesi sta attuando politiche quantitative simili, ma in tema di debito pubblico ha messo in atto misure, che alla lunga dovrebbero dare maggior credibilità agli investitori.
La quantità di dollari stampati sul circuito elettronico, quindi, al fine di rianimare l’economia non ha rivali.
Come ho detto più volte, negli ultimi tempi, la forza del Dollaro è da ricercare soprattutto in due elementi:
- Predominio negli scambi internazionali, fino a rappresentare nel tempo la principale valuta di riserva (e quindi di rifugio) delle banche centrali dei paesi esportatori. Queste hanno tutto l’interesse a sostenere il valore del Dollaro, al fine di non subire forti perdite in caso di svalutazione, tenendosi alla larga quindi dal vendere la valuta Usa per acquistare Euro o altro.
- Forte situazione di incertezza sul futuro dell’Euro. Ogni qualvolta eravamo in presenza di un probabile indebolimento del Dollaro, con puntualità svizzera il mercato iniziava a guardare il dito e non più la Luna, fossilizzandosi sul problema Grecia e Italia, quando la prima non bastava più.
Qualcosa tuttavia sembra cambiare.
E’ notizia di questi giorni ad esempio che Cina e Giappone starebbero trovando un accordo per non passare dal Dollaro per quanto riguarda i loro interscambi commerciali, con l’obiettivo di rendere sempre più internazionale il ruolo dello Yuan.
Insomma, se l’hanno scorso vedevo maggiori rischi che opportunità parlando di commodities, questa visione io ce l’avrei sul Dollaro per il 2012.
IL DOLLARO E’ TALMENTE FORTE CHE ANCHE NEL 2011 IL DEFICIT COMMERCIALE CONTRO L’EUROPA E’ SUPERIORE AI 100 MLD DI DOLLARI
Contribuito per banca. Fausto