MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Grafico giornaliero DAX

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Sul Dax ci eravamo lasciati qualche settimana fa, con l’ipotetica formazione di un massimo avvenuto in area 6400 circa. Il canale ribassista di lungo periodo pertanto sta prendendo sempre più forma, mentre si conferma l’importanza sul lungo periodo della resistenza di 6400.
Questa mattina le quotazioni muovono pericolosamente sotto il supporto di 5750, rappresentato da una linea che delimita la formazione di un perfetto testa e spalle ribassista.
La rottura confermata di 5750 darebbe luogo ad un ribasso per target 5600 e 5400 nel breve.
A favore sta giocando ancora la tenuta della media a 55 giorni, situata a 5700.
Anche in questo caso abbiamo bassa direzionalità e bassa volatilità sul breve. Da leggere positivamente l’eventuale ritorno sopra 5800, ma al momento la cosa sembra proibitiva.
Sotto l’aspetto di lungo periodo, il ritorno sotto l’area dei 6000 rappresenta un elemento di forte preoccupazione.
Per tale ragione, segnali di acquisto interessanti li vedrei solo al superamento della soglia appena indicata.

Una cosa estremamente utile da osservare è l’arresto della forza di questo indice nei confronti di quello italiano. A parer mio stiamo assistendo ad una maggior diversificazione dei portafogli. Questo dovrebbe costituire un elemento non trascurabile per il lungo periodo. Per troppo tempo infatti gli investitori sono rimasti sbilanciati a favore del mercato tedesco, ma nessuno si sta rivelando immune da rischi.

Grafico giornaliero Bund

Ad oggi non giustifico più, nel modo più categorico il differenziale tra i titoli tedeschi e gli altri europei, se non con un ritorno al Marco.
La Germania è vulnerabile quanto lo sono gli altri, nel caso vi fosse una contrazione della crescita economica mondiale.
Il debito pil come sappiamo è all’85%, ma se andiamo a vedere la situazione bancaria interna non possiamo certo stappare bottiglie di champagne.
Pertanto, nel caso di un ritorno al Marco la scelta più condivisibile potrebbe essere il Dollaro, supportato magari da un sistema più flessibile e più attento alla crescita.
Da un punto di vista grafico il Bund rimane sempre bullish. Tuttavia non mancano i primi segnali di cedimento se osserviamo Macd e Rsi. Come possiamo vedere dalla figura descritta sopra, le quotazioni stanno muovendo da tempo sulla parte superiore del canale rialzista di lungo. Un ritorno sotto l’area di 135,80 rappresenterebbe un segnale di inversione. Supporto intermedio 136,40.

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Categories: Anali Tecnica, bund, Dax

2 Responses so far.

  1. Claudia ha detto:

    Pensa che il mio arrovellamento domenicale verteva proprio sulla Germania, sul cercar di capire se potrebbe fare a meno dei PIIGS come paesi esportatori e se riuscirebbe a scaricarsi di tutti i titoli dei PIIGS prima di tornare al marco.<br />Il DAX che gira al ribasso per noi è un ottimo segno, il giorno in cui gira al ribasso anche il bund vorrà dire che la Germania è venuta a più miti consigli

  2. the hawk ha detto:

    Voglio pensare positivo. Nel senso che a livello ufficiale ancora nessuno ha il coraggio per sbilanciarsi, ma che sotto sotto (nonostante dichiarazioni contrarie) stiano lavorando seriamente al problema, al fine di rassicurare le paure della Germania. <br />Io che sono un ammiratore di Volkswagen, spesso mi domando a che catastrofe la Germania andrebbe incontro qualora si chiamasse fuori dall&#39

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