MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Ho rubato questo grafico a Carmen the Sister (Voci dall’estero, che è fra i miei blog preferiti) e che ho avuto il piacere di conoscere al BED 2, insieme
a tante altre piacevoli e simpatiche persone.
Il grafico non è altro che l’indice della produzione di due Paesi a confronto, per l’esattezza Germania e Italia. E’ evidente chi tra i due abbia beneficiato dell’entrata dell’Euro.

In questo grafico invece possiamo osservare quanto il Bund abbia beneficiato dall’inizio 2010 in poi (da quando è entrato in vigore il trattato di Lisbona) rispetto alla media europea dei Titoli di Stato tra 7 e 10 anni. E’ a dir poco allucinante in che posizione di vantaggio si trovino a competere le aziende tedesche rispetto ai concorrenti europei. Un azienda francese, ad esempio è costretta a finanziarsi con un tasso quasi superiore al 2% rispetto ad una concorrente tedesca. Non parliamo ovviamente di un azienda italiana, dove la differenza sale addirittura al 4,5%.

QUESTO SIGNORI E’ L’EURO
La moneta che ci avrebbe portato nel Mondo dei Grandi

A questo punto mi sento in dovere di esprimere in perfetto francese “proiettiano” 
Ah Merkel….tu m’ha rotto er cà!!!

Qualche settimana fa in piena fase di potenziamento Efsf (un nome che assomiglia ad un mostro più che ad un angelo salvatore) esordii con la prima parte di questo post, mettendo in guardia che forse qualcuno poteva stancarsi delle nostre lamentele e furbate. Successivamente focalizzai maggiormente il problema con questo altro post: tra aiuti e trattati che futuro avrà l’Euro?
Ebbene oggi il disegno sembra apparirmi sempre più chiaro:
I questi giorni la mia amata Italia è riuscita ad arrivare là dove era impensabile fino a una settimana fa. 
Un Paese che sta prendendo sul serio una politica di risanamento e che vede affiorare un minimo di fiducia, dopo la nomina di Monti, non può essere assediato nuovamente da dichiarazioni gratuite come quelle formulate dal presidente della Bundesbank. Un vero e proprio invito a stoppare qualsiasi intervento Bce sui mercati periferici.
Tali dichiarazioni, quasi sono state supportate dalle forti preoccupazione della Merkel, secondo la quale l’economia sta vivendo la peggior crisi dal secondo dopoguerra in poi. 
Cara Merkel, forse Lei voleva dire, che noi, stiamo vivendo la peggior crisi degli ultimi 70 anni, ma non certamente la sua Germania?
Tutto questo, insomma è arrivato con una puntualità svizzera, e non posso pensare che sia frutto del caso.
Altro che Goldman Sachs o lobby americane. Qui la Germania sta dando prova di avere le idee molto chiare in tema di Eurolandia. 
La Germania rivuole il Marco, questo mi sembra chiaro. In caso contrario la Bce sarebbe stata autorizzata ben prima a monetizzare una buona parte del debito come fatto dalla Fed. Invece si è girato intorno al problema senza risolvere niente.
Adesso, purtroppo, l’Italia è stata ridotta in polpette, dopo l’avvento dell’Euro. Penso ad esempio al grande ingegno di Marchionne nel “fottere” i lavoratori italiani della Fiat e del suo indotto, per il bene del suo portafoglio e della famiglia Agnelli. Penso al decentramento produttivo di molte aziende che hanno preferito la Polonia o la Cina al nostro Paese, che grazie all’Euro ha perduto competitività in modo irreversibile. 
Siamo diventati un paese che ha bisogno di stravolgere il proprio tessuto produttivo. Ebbene. Quali possono essere i mezzi per farlo?
RISANIAMO L’ITALIA E TIRIAMO FUORI LE PALLE
Riformare le pensioni, distribuire meglio la spesa, (magari risparmiando qualcosa) premiare il lavoro rispetto al capitale, incentivare la ricerca, sono misure che per prime vanno attuate nel nostro interesse. 
Creare, prima di tutto le condizioni per la produttività e lo sviluppo.
Con queste carte è doveroso andare dalla Merkel, dalla Bundesbank o chi cavolo sia e fare la voce grossa. 
Siamo il terzo debito del Mondo. 
O si stampa Euro, oppure stampiamo noi le Lire e vi togliamo il disturbo. 
Credo che a quel punto la Germania, uscirà allo scoperto peccando della sua solita presunzione.
Una scelta anti europeista della Germania metterebbe nei guai le aziende tedesche, stimolandole a decentrare in favore dei paesi europei maggiormente competitivi. 
Dai usciamo dall’Euro (ovviamente al cambio 1 a 1, poi sarà il mercato)…….siamo un popolo di 60 milioni di cervelli, la settima economia al Mondo. Domani mattina avremmo la coda di turisti, per prenotare le vacanze. La mia amata Volkswagen si mangerebbe la Fiat in un boccone e verrebbe a dar lavoro qua a migliaia di Italiani etc etc…..alla faccia di M&M (Marchionne & Merkel). Altro che default…..Il pil tedesco crollerebbe a tal punto  che poi il QE americano a confronto sarebbe quasi quasi una misura restrittiva, da quanto la Buba stamperebbe. 
Chers Merkel c’ètait agrèable, mais maintenant  tu m’ha rotto er ca’ (grande Proietti)
Dai Monti fatti valere e fai la voce grossa. Alla birra preferisco il buon vino e alle salsicce e patate una bella bistecca. 
Ma se qui non cliccate sulla pubblicità, manco i fagioli me magno.
Grazie

9 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    eh gia` bravo e tutti i mutui privati e finanziamenti delle aziende in euro poi li ripaghiamo in lire. <br /><br />Facciamo che esce la Germania e si il nuovo marco e` meglio.

  2. the hawk ha detto:

    No caro mio, i greci li lascio alla Germania<br /><br /><br />o qui si fanno le cose nell&#39;interesse di tutti o i mutui pure loro li convertiamo in lire…..e stampiamo a go go

  3. Anonymous ha detto:

    Però forse dovremmo chiederci perché noi compriamo le loro auto e le loro lavatrici. Forse perché sono migliori? E&#39; una colpa?

  4. the hawk ha detto:

    Su questo non ci sono dubbi. Anch&#39;io ho comprato una VW e francamente rispetto a una Fiat non c&#39;è paragoni.<br /><br />La colpa è della nostra classe politica che ha permesso al nostro paese di perdere la propria identità, non è certo colpa della Germania. <br /><br />Ma arrivati a questo punto a me interessa il domani e non il passato o il presente. Che cosa vogliamo fare di quest&#39;

  5. Anonymous ha detto:

    Bravo, condivido.<br />Se avessimo avuto una classe politica decente, avrebbero fatto proprio questo discorso al duo tedesco-fracese.<br />Ci volete affossare per acquistare banche ed azienda a due soldi, bene non onoriamo il debito e usciamo dell&#39;euro… <br /><br />Cosa avrebbero risposto? Come averebbero fatto le loro banche? A chi avrebbero venduto i loro prodotti?<br />Tenec

  6. Pitocco ha detto:

    E tru pensi che questo la merkel non lo sappia già? Il problema non è la merkel, ma come sempre quelle testine dA cassoeula dei nostri &quot;amministratori&quot;.<br /><br />Monti…beh, lasciamo perdere che è meglio, va?!

  7. the hawk ha detto:

    Io penso che l&#39;Europa non doveva arrivare a ciò dopo due anni di falsi salvataggi e di chiacchere.<br /><br />Penso ed è una certezza che l&#39;Ero è l&#39;unica moneta ad avere una banca centrale con le mani legate.<br /><br />Penso che la fiducia dei mercati è a zero.<br /><br />Penso che la Merkel lo sappia eccome. Il Parlamento tedesco ha messo sempre le mani avanti per impedire nuova

  8. Pitocco ha detto:

    Orbene, nessuno sa veramente cosa veramente abbia intenzione Monti, ma se la vulagata afferma &quot;Vox populi vox dei&quot; credo che si sbagli di poco circa quello che ci aspetterà nei prossimo futuro. Già oggi Finmeccanica s&#39;è preso un bel -20% e quedsto la dice lunga sulle mani che la vogliono…poi datemi pure del complottista, ma ogni volta, sarà culo, ma s&#39;è avverato il pronostico.

  9. Anonymous ha detto:

    Grazie. Le tue idee i tuoi pensieri danno vita a ragionamenti che finalmente hanno un fondo di positivita di luce di ottimismo per chi non ha imezzi e le possibilita di migrare al di la del confine. Ma ha la consapevolezza di quello che sta accadendo al nostro paese e soprattutto nell industria manifatturiera..del proprio futuro.sono solo parole parole…ma almeno mi considero piu avanti di

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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