A differenza dell’indice Dax (che abbiamo visto ieri) l’indice italiano
non si trova ancora sopra la media a 21 giorni, che anzi, ha perforato al ribasso nella giornata di martedì. Quello di oggi nel caso l’indice non superasse nuovamente il livello dei 16000 rappresenterebbe il quarto giorno di permanenza sotto tale media e ciò non andrebbe rappresentato come un segnale positivo. La forza nei confronti del Dax non è per niente rassicurante. Anzi, da circa una settimana sembra ripresentarsi un’accelerazione negativa in termini di differenziali tra il mercato tedesco e quello italiano.
In termini di indicatori si osserva una perdita di forza, mentre la direzionalità sembra in forte discesa. Questo rende assai probabile una congestione nel breve tra 14700 e 16400, oltre il quale si presenta un target di 17000.
In ottica di lungo periodo la resistenza più importante la troviamo a 19500, mentre sopra quota 17000 avremmo una conferma di superamento della media a 21 settimane, che oggi passa a 16700, rafforzando quindi l’area di resistenza che inizia da 16400 in poi. Purtroppo ci troviamo ancora in presenza di un mercato poco attraente, i cui rischi sono ancora dietro l’angolo.
Per contribuire al blog basta un semplice click