MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

Dopo le batoste ininterrotte da quota 23000, il mercato sta definendo una tendenza. Il canale ribassista di medio-lungo sembra avere in quota 16300 la resistenza dinamica più importante. 

Il precedente minimo di 12000 non è stato perforato e questo è un segnale incoraggiante, ma non sufficiente a dare per scontata l’avvenuta tenuta in ottica di lungo periodo. La linea che unisce il massimo del 2007 con quella del 2010 rappresenta il limite oltre il quale potrà considerarsi esaurita la fase ribassista. Tale considerazione viene confermata dalla curva delle medie a 21 e 55 settimane, in prossimità della linea stessa. Da sottolineare comunque come la linea discendente sia situata ad oggi a quota 20000. Gli indicatori di lungo hanno accusato la reazione del mercato, ma sono ancora ben lontani dal trovarsi in una posizione rialzista. 

La tendenza ribassista dell’indice tedesco sembra essere ancora più accentuata. La media a 55 gg e la trendline superiore del canale ribassista di breve costituiscono a quota 5800 una resistenza da non sottovalutare. Il superamento del primo livello situato a 5600 rappresenta comunque un segnale di perdita di forza del trend ribassista di breve. A penalizzare il mercato tedesco e a renderlo più volatile sono anche gli short selling che sulle altre piazze europee sono stati vietati ad agosto e prontamente rinnovati. Un primo supporto degno di nota lo troviamo a quota 5390. Da un punto di vista di forza comparativa l’indice tedesco si trova da luglio in una fase sotto performante rispetto all’Eurostoxx e ad altri indici europei. Segno questo che vi è stata una più equa redistribuzione degli investimenti dopo i forti accentramenti che hanno interessato il periodo aprile-luglio.

Questo indice ha sicuramente tenuto meglio di tanti altri. Tuttavia è evidente come nelle settimane passate abbia fallito il superamento della media a 200 giorni. In assenza di un ritorno sopra quota 2300 i rischi di ricaduta sembrano piuttosto elevati. Al momento gli indicatori si muovono in posizione di debolezza. Forte supporto a 2050. Rispetto all’indice SP500 rimane comunque più forte. In ogni caso è da sottolineare un aumento dei volumi in presenza della fase correttiva.

La media rossa che vedete è una semplice 200 settimane. L’indice staziona poco sopra questa media. Personalmente do molta importanza alla tenuta di 1140/1120. Una rottura di questo livello aumenterebbe sensibilmente il rischio per nuove ricadute. Quota 1160 rappresenta la prima resistenza degna di nota dopo di che troviamo 1200 e 1260. 

Come possiamo vedere l’etf che raggruppa le principali commodities ha da tempo perforato la media a 200 gg. La bolla sembra essersi sgonfiata, ma soprattutto il grafico sottolinea il fatto che l’economia mondiale è in seria fase di rallentamento. Nonostante la perdita dell’Euro (valuta in cui viene espresso l’etf) le quotazioni dell’etf CRB si trovano ad un 15% dai massimi. Eventuali reazioni sono probabili in considerazione della tenuta dell’importante supporto di 21. Sotto questo livello il target atteso è a 19,50. Il quadro delle medie presenta una configurazione chiaramente ribassista. 

L’etf IEEM possiede un trend ribassista iniziato dal gennaio 2011. Nemmeno avesse messo la sveglia dalla coincidenza della correzione da inizio 2011. Il trend sembra svilupparsi all’interno di un canale la cui resistenza è situata a 28,30, mentre il supporto lo indicherei in area 24. La fase ribassista ha permesso di raggiungere proprio su questo livello il 50% del rialzo conseguito da fine 2008 a fine 2010. Inoltre tale livello a coinciso con una linea importantissima di Gann. Ovviamente ci troviamo in presenza di un ciclo ancora negativo. Una prima resistenza degna di nota può essere indicata in quota 26,10 per target 27,40.