MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Dopo aver riportato la storiella del villaggio dei pecorai, raggirati dall’uomo in cravatta e dal banchiere passiamo subito alla cronaca:
Dexia: investitori in fuga
Il passaggio che più mi ha impressionato di questo articolo di cronaca è il seguente:
Carl Weinberg, Chief Economist di High Frequency Economics ha avvisato in una nota i clienti “i fondi vanno trovati o riducendo le spese delle finanze pubbliche delle nazioni dell’area euro o ottenendo un prestito dai contribuenti. Il rischio e’ che Dexia rappresenti solo la punta dell’iceberg”.
Insomma, dopo aver azzardato prima con i sub-prime e poi con la Grecia il conto sembra doverlo pagare sempre e solo pantalone. Nel caso invece in cui le cose fossero andate divinamente, pantalone non avrebbe beneficiato di un centesimo, mentre la banca seguendo lo schema Ponzi, che ormai è entrato nelle nostre case, avrebbe rilanciato la posta in gioco.  
Ovviamente sorvolo sul fatto che Goldman Sachs abbia ridotto il rating da Buy a neutral. Dico io: ma che cazzo di giudizio aveva dato la banca di Dio?
Ieri, osservando il risultato degli stress test, gli ultimi, non quelli bufala di 15 mesi fa, mi è balzato istintivamente l’assenza di Dexia fra le banche che non lo avevano superato, neanche indicando un Tier 1 a 7. Dopo una breve ricerca, sono venuto a conoscenza del fatto che la banca franco-belga al 31 dicembre 2010 presentava un T1 addirittura superiore a 15. Ovviamente ciò è la pura conferma di quanto non valga una “cippa” un bilancio ufficiale di una banca, se nello stesso è permesso di valorizzare gli asset al valore di costo. 
Trichet nella sua ultima riunione (finalmente) ha invitato le banche ad approfittare dell’Efsf per ricapitalizzare (dai Cerbero abbuffati a più non posso yuiiiiiiihhhhh!), a conferma che questo istituto sarà una vera e propria tipografia in stile Fed, dopo che i capi di Stato dell’Ue avranno ratificato le necessarie modifiche costituzionali. 
Una ricapitalizzazione del sistema è indubbiamente un toccasana per tutti noi, ma se lo stesso è implementato da un passaggio intermedio ben preciso: LA NAZIONALIZZAZIONE. 
L’intera collettività deve beneficiare della tipografia, almeno in termini di trasparenza e sicurezza. 
Inutile e deleterio sarebbe, alimentare il Cerbero di abbondante cibo, in quanto ritornerebbe a richiederlo con ancora più fame e in tempi addirittura più ravvicinati. Il Cerbero sta morendo, e l’arma migliore sarà quella di resistere alla sua fame. L’assenza del Cerbero potrà sembrare traumatica per tutti noi, ma non sarà così. Una volta morto, la gente vivrà davvero una seconda giovinezza, basata su principi diversi e sicuramente più sani. 
Sogno un Mondo senza queste banche. Queste banche pronte a succhiarti l’anima a costo di rimanere in vita. Il limite del conflitto d’interessi è stato oltrepassato da anni e in questi ultimi mesi si è amplificato in modo esponenziale. 
Sogno (ma più che un sogno è una percezione benigna) delle banche piccole e pubbliche, dove il pubblico non avrà interferisce se non solo nella funzione di garante e di controllore, non a scopo di lucro, ma ad interesse e servizio del cittadino. Lascio a voi pensare al frazionamento del rischio che ne deriverebbe. Sogno delle banche che dovrebbero interfacciare con una controparte sovranazionale (ulteriore funzione di controllo e di regolazione), per accedere al mercato dei finanziamenti. Delle banche ben separate dalla voce investimenti, consulenza e impresa. Questi settori verrebbero separati, lasciandoli a chi di competenza e senza conflitti di interesse, ben regolati da una severa legge antitrust il cui obiettivo sarebbe quello di frazionare al massimo il rischio. Ne deriverebbe inevitabilmente la scomparsa dei mercati paralleli, che ad oggi rappresentano l’85% degli scambi. I mercati stessi sarebbero più trasparenti ed efficienti e ben più difficili da manipolare. L’obiettivo da perseguire sarà questo. Al momento i banchieri stanno cercando di fregarci un’altra volta, ma spero che, sulla base delle esperienze passate, la gente non sia così stupida da non incazzarsi sul serio, qualora ci raccontassero ancora la storia dei salvataggi pubblici senza prima passare da nazionalizzazioni che depurino il marcio dal sano, a beneficio della collettività.
Questa mattina leggo un bellissimo articolo tradotto dal blog Voci dall’estero.
Tanto per capire veramente quello che sta succedendo: Dietro la crisi del debito


Insomma, ci apprestiamo ad assistere a dei salvataggi di massa, stampando moneta, ma di riscrivere le regole manco per idea. Giusto che si scenda in piazza a chiedere la nazionalizzazione e la regolamentazione di questo sistema che sta vivendo la parabola discendente di una catena di sant’Antonio.


Siamo arrivati ad un punto nel quale, al posto di un’insegna dal nome “Banca”, potremmo trovare benissimo la dicitura “Inferi”, con dentro i servi indaffarati a procacciare il cibo necessario a soddisfare la fame del padrone: Il Cerbero. 


Questa fame è sempre più intensa e i servi del Cerbero sono costretti ad utilizzare i mezzi più inverosimili per procacciare il cibo necessario. 
Guardate che non sto parlando di fantascienza!!!!
Quello di cui sto parlando sta succedendo sotto i vostri piedi o al massimo a 50 mt da casa vostra e non chissà dove. 
Volete degli esempi pratici tanto per palpare con mano quanto sia affamato il Cerbero?


In questi giorni mi sta capitando di vedere alcune cose sulle quali ho riflettuto a lungo. 
Non vi nego che riflettendo avevo gli urti di vomito, da qualche giorno la rabbia, causata dall’evidente contraddizione del sistema (non penso alla politica altrimenti non vivrò più di qualche mese) mi soprassedeva da qualsiasi altra cosa, come la famiglia, il lavoro e gli hobby che ho sempre avuto. Spero che almeno scrivendo si allevi l’incazzatura.


Ed eccoci agli esempi:


A chi di voi negli ultimi tempi non sarà capitato di andare in banca e sentirsi proporre obbligazioni a tassi ben al di sotto di quelli pagati da uno Stato come l’Italia?
Ho saputo per vie indirette che, in determinate banche, aventi un rating ben inferiore all’Italia, si propongono obbligazioni (fra le altre cose subordinate visto che c’è la corsa ad emetterle prima di Basilea 3) che a pari scadenza e tipologia, rendono 150 bp nette in meno, se consideriamo per lo più il diverso trattamento fiscale. Questo, cari miei lettori significa raggirare il buon ed ingenuo risparmiatore. 
Dove sta in queste operazioni il principio della “best execution”? E’ vero non parliamo di intermediazione già? 
E l’interesse del cliente viene fatto in questo caso? 
Il servo del Cerbero in questo caso ha suggerito un prodotto con rendimento inferiore e addirittura con un rischio maggiore rispetto ad un Btp che è garantito dallo Stato. Nel caso di obbligazioni subordinate non vi sto a spiegare quali siano le garanzie. Per saperlo andatevi a leggere questo link: Obbligazioni subordinate
E’ chiaro che qui ci troviamo difronte a un qualcosa che assomiglia a rubare i soldi, non solo alla gente, ma ai contribuenti stessi:
Pensate a quanta liquidità viene sottratta all’acquisto di Titoli di Stato, per andare a soddisfare il Cerbero. 
Anni fa accadeva che il debito pubblico era per l’80% nelle mani degli italiani. Poi un bel giorno, siccome (grazie all’Euro) i rendimenti crollarono, le banche proposero obbligazioni con rendimenti più alti (giustamente visto che il rating era più basso), per andarsi a giocare quei soldi con mutui, furbetti del quartierino e lobby varie che adesso hanno il fiatone. Ad oggi la nonnina di turno va in banca ormai sapendo che la banca stessa offrirà un rendimento maggiore, figurati se sa che a parità di scadenza e tipologia i rendimenti dei Titoli di Stato sono più alti. Siamo così arrivati ad un debito pubblico che è sempre più estero e meno interno, con gli effetti che ne derivano…..vedi differenza tra Portogallo o Grecia (debito estero alto) e Giappone (debito estero pari a zero). 


Ma l’evidenza che le regole di mercato siano saltate, in quanto il Cerbero è disposto a passare sui nostri cadaveri, piuttosto che soccombere è dato da alcuni piccoli segnali, ma grandi nel suo significato.


A chi non sarà sfuggito certe campagne promozionali di banche (che non sapendo più quale sistema inventarsi per raccogliere soldi) con le quali si invita i propri clienti a trovarne dei nuovi sotto lauto compenso, con tanto di accredito sul proprio conto? 


Ebbene mi sorge una domanda da fare soprattutto (e anche nel loro interesse) alla figura professionale dei promotori, gli unici a poter fare sollecitazione al pubblico risparmio, al di fuori della filiale bancaria:


Ma non è illegale questo, nel momento in cui io cliente di una banca vado in giro a reclutare clienti di altri istituti al solo scopo di beneficiare del compenso promessomi? 
In questo caso la mia banca mi ha istigato a compiere un atto penalmente perseguibile, facendomi fare sollecitazione al pubblico risparmio? 
Lascio agli esperti la risposta, in quanto io non mi ritengo all’altezza di farlo, ma qualche dubbio mi sorge spontaneo. 


La mia sensazione mi dice tuttavia che quando siamo arrivati a questo punto è segno che il terreno sotto il quale camminiamo rischia davvero di inghiottirci negli inferi, facendoci finire in pasto al Cerbero.


A questo punto il Cerbero ci chiede disperatamente cibo. Dipenderà da noi il suo destino.


Personalmente sarei per farlo morire e preservare il cibo, per il nuovo guardiano i cui istinti saranno ben diversi dal Cerbero, in quanto ce lo costruiremo a nostro piacimento, viste le esperienze passate.


Dipende da tutti noi. Se avete da portare esempi concreti sul quanto sia marcio questo sistema finanziario ben venga, sarò lieto di pubblicarli. 


Per chi avesse ancora voglia di leggere ecco qui il post che fa per voi

INDIGNADOS 


Questo è il mio ultimo post…….almeno che


Categories: banche, debiti pubblici, QE, Scenari

2 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    D'accordo. Cerco di capire che cosa succede domani e quanto può sopravvivere il cerbero. Cerco anche di capire come muore. Infatti, non vorrei che il suo corpaccio mi cadesse addosso.

  2. the hawk ha detto:

    Per chi non lo avesse capito il cerbero rappresenta la finanza allo stato puro, o meglio la parte non sana del capitalismo. <br />Distinguere sempre tra economia essenziale e finanziaria.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

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