Nonostante quanto accaduto in queste ultime settimane l’indice Eurostoxx sembra aver tenuto il supporto indicato in quota 1970/1980. Reggerà? E se fosse un movimento laterale di lunghissimo periodo?
Questo ovviamente non è dato a sapersi. Tuttavia è chiaro che, da un punto di vista tecnico-comportamentale, ci siano le premesse per essere un tantino possibilisti su una reazione di rilievo.
Il quadro delle medie al momento è fortemente negativo sul lungo, insieme agli indicatori, costituendo resistenze a partire da 2480 e 2730.
Certo se guardiamo i prezzi ai quali sono arrivati titoli di tutto rispetto, verrebbe quasi quasi da pensare che i margini al ribasso siano diventati esigui, almeno sul breve termine.
Le vendite quest’oggi sono state generalizzate e tipiche di una fase orso molto avanzata.
Lo scenario tuttavia non è ancora di aiuto. Quello che posso constatare è la diminuzione di volatilità in presenza dei supporti indicati e ciò rappresenta un timido ma significativo segnale in favore di una reazione contraria.
Nel brevissimo una prima resistenza è da indicare in quota 2120. Il superamento della stessa confermerebbe nuovamente la rottura della media a 21 con convergenza rialzista degli indicatori di breve. In assenza di tale segnale la pressione rimane ancora alta.
Paradossalmente, i mercati più deboli nel breve, al momento sono il Dax e il Cac40. Anche questo potrebbe rappresentare un segnali di distensione. Sicuramente questo scenario è anche frutto di vendite forzate che hanno interessato soprattutto i titoli nei quali gli investitori istituzionali erano maggiormente posizionati.
Per la serie nessuno è infallibile, vorrei ricordare che Bank of America in questi giorni è letteralmente crollata.
A fine Agosto Warren Buffet entrò con ben 5 miliardi di azioni privilegiate della banca in questione. Il titolo balzò a 8,30 dollari contro un prezzo attuale di 5,23. Ovviamente lui è privilegiato rispetto agli altri azionisti ma non per questo è da considerarsi tranquillo.
Ebbene le cose non sembrano andare per il verso giusto.
Stamani ho messo in evidenzia di come siano fortemente peggiorate le qualità dei crediti in sofferenza delle banche.
Bank of America ovviamente è una delle più se non la più esposta.
Se Bernanke non ci mette mano son dolori e credo che lo farà a breve, visto che si è scomodato il guru di Omaha, per soccorrere in favore delle porcherie americane fatte nell’era di Greenspan e successivamente.
Buona serata a tutti i miei cari lettori augurando vivamente che il supporto di 1970 tenga a lungo.