La cosa buffa è che mentre esternavo il mio pensiero sulla situazione politica attuale del nostro Paese, risaltando lo stato di debolezza della nostra borsa rispetto al resto, dall’altra parte dell’oceano stava per partire spedito, come un fulmine a ciel sereno il downgrade di Standard & Poor’s. Segno che non sono l’unico a preoccuparmi seriamente di questa Italia dal potenziale immenso, ma dalla credibilità offuscata dalla politica, che non ha saputo apportare i cambiamenti strutturali necessari alla guarigione.
Eccome se non bastasse la revisione al ribasso della crescita per il 2011 e 2012 da parte del Fmi, che ovviamente arriva dopo che i giochi sono ultimati.
Ma l’attenzione adesso è focalizzata sulla “droga” che somministrerà domani il nostro San Bernanke.
Che sorpresa ci riserverà la Fed? I mercati attendono con ansia, ma spesso, quando le aspettative sono troppo esigenti, finiscono per essere deluse.
La Fed al momento sembra avere a cuore due cose ben precise come l’occupazione e il credito:
Una fotocopia del QE2 credo che troverebbe pochi consensi all’interno del mercato.
In ogni caso, vada come vada, si continuerà a stampare.