MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

L’economista Nouriel Roubini ha detto che l’economia americana sta entrando in una nuova fase recessiva e che presto la Fed dovrà agire con un terzo quantitative easing. Tanto recessiva che ieri Warren Buffett ha speso la modica cifra di 5 mld di dollari per entrare nel capitale di Bank of America. Ovviamente si tratta di azioni privilegiate, che hanno diritti ben diversi da quelle che noi comuni mortali siamo abituati a trattare, a partire dalla prelazione nel rimborso fino ad arrivare agli alti rendimenti in termini di dividendi.
Insomma il Mondo è bello perchè è vario.
Quello che posso constatare è che i due personaggi in questione godono di ottima reputazione. Il primo si è dimostrato estremamente preparato rispetto ai colleghi, nel diagnosticare il vero stato dell’economia alla vigilia dello scoppio dei mutui subprime, mentre il secondo difficilmente ha sposato cause perse. Addirittura sorprende la motivazione dell’acquisto di BofA, in quanto il guru di Omaha ha dichiarato di essere affascinato dalla redditività dell’azienda e soprattutto dalla determinazione con la quale sta ristrutturando le falle di bilancio. Forse tali dichiarazioni sono state fatte con la pistola alla tempia? Il tempo dirà la verità e non certo io sono in grado di saperla. L’unica cosa che mi è permesso sapere è che l’operazione BofA è avvenuta due giorni dopo che Warren Buffett ha incontrato Obama…..ieri dicevo: “bello essere nella stanza dei bottoni vero?”
Credo quindi che il dibattito sull’immediato futuro, riguardo ai mercati e allo scenario economico, possa spaziare a 360 gradi, con la consapevolezza, che proprio in queste fasi sia necessario avere un punto di vista personale ben preciso, al fine di non cadere nella schizofrenia che caratterizza il mondo finanziario di oggi.
A questo punto tutta l’attenzione si sposta sulla serata di Jackson Hole:
Cosa dirà Bernanke? Che cosa uscirà questa volta dal suo cilindro?
Credo che sapere ad oggi cosa farà il comandante della stanza dei bottoni sia molto difficile, ma ciò non vieta assolutamente di intuire lo scenario sulla base di elementi logici.

Credo che prima di fare previsioni sia necessario elencare i principali problemi che caratterizzano il ciclo economico e finanziario degli Stati Uniti. 

  1. MUTUI & IMMOBILI
  2. PROSPETTIVE NEGATIVE SUI CONSUMI
  3. DEBITO PUBBLICO 
  4. SISTEMA BANCARIO IMPOTENTE
  5. FIDUCIA

La prima voce non è lì a caso, in quanto rappresenta il comune denominatore di tutti i problemi successivi.

Adesso segnatevi questa sigla che in molti già conosceranno: MBS

MBS sta per: Mortage-backed security. Essi rappresentano titoli di credito garantiti da mutui ipotecari attraverso il processo della cartolarizzazione. Il problema di questi titoli, sparsi ormai per tutta la galassia finanziaria mondiale, deriva principalmente dalla garanzia data dall’immobile, che in molti casi esprime un valore reale inferiore al nominale, i cosiddetti mutui underwater. Al 30 giugno 2010, secondo una stima di Moody’s detti mutui erano circa 10 milioni. E’ chiaro che questo è il principale fattore che sta  scuotendo il sistema bancario.
Il primo quantitative easing della Fed fu quello più importante nel dare una vera e propria scossa ad una fase ciclica depressiva, che non aveva precedenti.
In particolare, fu proprio l’acquisto da parte della Fed dei titoli Mbs, per un importo di 1200 mld di dollari, a dare uno stimolo positivo al sistema bancario e di riflesso all’economia e alla finanza. L’acquisto di Mbs terminò il 31 di marzo del 2010.
Adesso vi sottopongo un grafico correlato tra l’indice SP500 e la BofA che di Mbs ne ha fin sopra i capelli:

Ebbene come avete visto gli andamenti parlano da soli.

Detto questo mi sembra assai probabile che la Fed accentrerà la sua attenzione sugli MBS questa volta. Un QE3 sui Titoli di Stato sarebbe come dare la licenza al Governo per aumentare ulteriormente il debito pubblico, irritando ancor più le agenzie di rating.
In sostanza con un nuovo programma di acquisto di Mbs si andrebbe al cuore del problema, ridando ossigeno al sistema del credito che fino a tre mesi fa sembrava sulla strada del miglioramento, fino a che il rallentamento economico non si è fatto sentire.
Proprio per questo io da tempo l’ho battezzato il QE 2 e mezzo.

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Categories: banche, fed, Scenari

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