Visti i sali e scendi un aggiornamento mi sembra dovuto.
Warren Buffett entra in Bank of America, con 5 mld di dollari. La banca negli ultimi giorni era stata presa di mira dalle male lingue. Questa operazione di per sè taglia la testa al toro, nel senso che dovrebbe porre fine alle voci che vedevano la banca poco capitalizzata. Tuttavia i vertici della società pochi giorni fa avevano smentito la necessità di ricorrere al mercato. Nel complesso apprezzo il tutto, visto che il guru di Omaha nel lontano 2008 alla vigilia del botto, rifiutò di mettere i soldi in Lehman e tanto meno in Aig.
Bello però quando ci troviamo dentro la stanza dei bottoni non è vero?
Da allora i mercati, dopo una buona reazione al rialzo, hanno preso a scendere, aumentando la volatilità a più non posso. Voci di tutti i generi sono girate fra gli operatori che non vale nemmeno la pena di elencarle.
Ad un certo punto il Dax è crollato ad oltre -3, ampliando il differenziale con quello italiano in modo snaturato.
Tutto ciò è il frutto della torta combinata dalle autorità in merito ai provvedimenti legati allo short-selling. Certi provvedimenti o vengono presi all’unanimità, specialmente quando parliamo di mercato globale europeo, oppure meglio lasciar perdere.
Visto che le voci le sentono solo i “pazzi”, come mi diceva un cari mio amico dottore, che prestava servizio anche in un manicomio (sarebbe il termine per qualificare questi mercati), mi atterrò a dare una spiegazione puramente tecnica, su quanto accaduto nelle ultime due ore.
Come avevo descritto qualche giorno fa in merito alla situazione degli indici, il grado di pressione a cui è stato sottoposto il mercato in questi giorni ha avuto solo due precedenti: l’11 settembre e il crack Lehman.
Ciò mi dice che sul mercato esiste una quantità considerevole di operatori, pronti a scaricare l’inverosimile (comprando anche etf short nonostante il divieto) ai primi sintomi di debolezza del mercato.
Il Dax è l’unico indice sul quale possono essere vendute posizioni non possedute, segno questo che i movimenti odierni sono puramente speculativi e che non assistiamo ad un’ulteriore smobilizzo di titoli.
Il fatto che aumenti il “sali e scendi” significa che su questi livelli esiste una forza contrapposta, che purtroppo non si era vista nelle prime due settimane di agosto. In sostanza, per intenderci, dovremmo trovarci nella fase di assestamento.
Il nervosismo inoltre è dato dall’attesa su cosa dirà il nostro Bernanke. Francamente come ho detto, non mi aspetto miracoli, in quanto il mercato non si trova nella situazione di bere immediatamente la medicina/droga che le verrà somministrata. Personalmente mi accontenterei di parole incoraggianti riguardo una migliore stabilità del sistema bancario, visto che gli incubi su questo tema sono all’ordine del giorno.
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