Come vi avevo detto mi sarei gustato il teatrino di “Ben”…………in realtà ho solo letto verso le ore 21,30 le news che arrivavano dalla conferenza, visto che per un ora ho perduto i sensi davanti al TG de LA7, con tutto il rispetto per Mentana, che è riuscito con merito a conquistare una buona parte dello share monopolizzato da mamma Rai e Mediaset.
Ebbene, fatta questa breve parentesi, mi sforzo nel dare un significato alla conferenza del “Federal Reserve Chairman Ben Bernanke”.
I punti più salienti sono stati:
- La Fed vuole attendere 2-3 sedute per prendere eventuali decisioni in merito ad un aumento dei tassi, al fine di valutare la crescita e l’inflazione.
- L’economia resta comunque debole e cresce sotto le aspettative.
- Il mercato immobiliare rimane depresso perchè le banche stanno chiedendo maggiori requisiti e quindi dovrebbero essere stimolate a dare più credito con l’obiettivo di smaltire l’invenduto.
- La Fed ha a disposizione mezzi per contrastare il rallentamento economico e combattere la disoccupazione.
- L’Europa non deve farsi sfuggire l’occasione per salvare la Grecia. Che maestro!!!! Dico io.
- La Fed suggerisce al governo di non fare manovre che vedano tagli della spesa di corto raggio, che potrebbero gravare sull’occupazione, bensì di agire attraverso programmi strutturali di lungo termine.
Credo che l’obiettivo di Bernanke sia stato principalmente quello di confondere le idee, in quanto le sue dichiarazioni possono dare luogo a mille interpretazioni.
Personalmente credo, che la Fed, stia rischiando seriamente di perdere credibilità.
Nella riunione precedente il Ben aveva detto che l’economia avrebbe accelerato nella seconda parte del 2011. Oggi vedo ridotte le stime e le preoccupazioni, derivanti dal mercato immobiliare, dagli effetti dello Tsunami e dall’anemico mercato del lavoro. Allora deciditi!!!
Non sento parlare più di domanda sostenuta o sbaglio? Che ci sia qualche sorpresa a breve.
L’unica cosa che sento è la fiducia che la Fed ha nei propri mezzi utili al rilancio dell’economia, come se il QE2 fosse stato un successo da premio Nobel per l’economia a vita.
Vi lascio con due bellissimi grafici che certificano il successo della QE2:
Il primo è l’andamento dei prezzi delle case, ormai saliti alle stelle (se rovesciamo il grafico).
Il secondo è relativo alle vendite al dettaglio, che subiscono un impercettibile ma significativo ripiegamento che non si verificava da tempo.
Vi ricordo inoltre che a coloro che contribuiranno invierò il 30 giugno le proiezioni per il terzo trimestre sulle quali sto lavorando da tempo. Se non vi interessano guardatevi almeno un pò di pubblicità, potrebbe servirvi.
