Papandreou ottiene la fiducia in Parlamento per un programma lacrime e sangue. Dopo il voto, le diecimila persone presenti in piazza, hanno festeggiato con fuochi d’artificio, champagne e cori da stadio, inneggianti incoraggiamenti ad andare avanti tipo: ladri, venduti, e tutto ciò che si può dire ad un parlamento ben lontano dalla volontà popolare.
Dopo il voto, aspettatevi il teatrino della Bce, della Ue, del Fmi e delle agenzie di rating, cioè di tutte quelle figure elette dal popolo greco a larga maggioranza. Adesso la responsabilità ufficiale dell’eventuale default passa a loro, mentre la risposta all’esito parlamentare non potrà essere molto trionfalistica, onde evitare che si trascuri l’opzione della ristrutturazione volontaria, alla quale la Bce è fortemente contraria. Questa, infatti ha esplicitamente minacciato che anche in presenza di ristrutturazione volontaria non potrà più prendere a garanzia titoli collaterali del debito greco.
I greci quindi, a distanza del sacrificio chiesto un anno fa, si apprestano ad affrontare una manovra ancora più lacrime e sangue. Se faccio un’equazione matematica, mi resta facile pensare a quale sarà la reazione delle parti sociali
Quali tensioni ci dovremo aspettare nei prossimi mesi?
Quali margini di crescita avrà la Grecia nel 2011/2012?
Io credo che giocare contro la volontà popolare (sport praticato da tempo e non solo in Grecia) sia altamente pericoloso, specialmente in periodi di austerità.
Almeno ieri quindi ha vinto il mondo bancario, sempre ovviamente, eletto dal popolo.
Alla prossima