AGGIORNAMENTO: il rallentamento dell’economia americana morde più del previsto. Ben 83 mila nuovi posti di lavoro sono stati creati in Usa. 100 in meno alle attese. Salgono i salari orari (inflazione), mentre ben sostenuto l’ISM service.
Un buon motivo per fare il QE 2 e mezzo entro fine ottobre.
Dopo che i mercati continuano a confermare i segnali di rottura di ieri, gli operatori attendono il dato sull’occupazione del mese di maggio, come se ciò, fosse la soluzione di tutti i mali.
Il rallentamento? Eccome se c’è stato.
C’è bisogno di vedere il dato sui nuovi posti di lavoro di maggio? Le cui aspettative sono ben inferiori al dato di Aprile.
Forse ben più importante il dato delle 16 sul Ism non manifatturiero atteso a 54 contro i 52,80.
E come se non bastasse arrivano i cetrioli a rompere i “tenerini” (detto alla kung fu Panda) a tutti noi e a contrastare la “Krante-Cermania”.
Non sono uno scenziato per valutare gli effetti di tutto questo. L’unica cosa che posso sapere è che i prezzi degli ortaggi nei supermercati, dopo una discesa iniziale per svuotare i magazzini, saliranno all’inverosimile. Quindi inflazione, o meglio, visto come sta rallentando l’economia (in alcuni paesi la ripresa si è vista con il microspopio) direi STAGFLAZIONE.
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