Ha quasi del matematico.
Nel momento in cui si ha una configurazione possibilista su un “bull-market” ecco che ti schizzano da tutte le parti previsioni apocalittiche. Eccone alcune:
Harry S. Dent: pare che questo tizio sia molto accreditato in Usa. Costui elabora scenari in base alle prospettive demografiche, sostenendo che la fascia di consumatori più accanita, rappresentata da 90 milioni di baby boomers va diminuendo (portandosi in un’età meno consumistica) lasciando spazio alla nuova generazione composta da 70 milioni di persone i cui redditi hanno un potere di acquisto addirittura minore. Leggendo potrete vedere che addirittura nella previsione viene indicato un Dow Jones a 3000 e un tasso sul decennale americano al 2%.
Commento: sicuramente un bel buongiorno per iniziare. Nell’articolo si parla di bolla del debito, se ho capito bene. Se tutto ciò si avverasse, verrebbe premiato quindi il debito, nonostante l’assenza di materia prima per finanziariarlo, ossia la ricchezza…..forse mi son perso qualche nozione scolastica.
Prendiamo il caso più estremo: il Giappone. Leggendo alcune ricerche, è piuttosto chiara la mappatura della crisi futura giapponese, derivante dal debito pubblico, dal problema demografico e dal post Tsunami. Nel caso più estremo, la Boj, rinuncerebbe all’incasso di bond in scadenza, gettandoli nella spazzatura, creando così un emissione di moneta, non più sul sistema a circuito chiuso, bensì in quello reale. I risultati sarebbero da ricercare in una svalutazione competitiva, in alta inflazione (in base comunque ai consumi del momento) e soprattutto in perdita di credibilità sul sistema del debito, con rialzo dei tassi. Forse in tal caso l’equity potrebbe difendersi un tantino meglio, che dite? Abbiamo comunque parlato del caso più estremo, solo per renderci conto di quanto potere abbia la Fed, verso noi poveri comuni mortali.
Riguardo al problema demografico dei baby boomers (meno 90 milioni di consumatori americani contro i 70 milioni nuovi): forse abbiamo dimenticato quale fosse il potenziale dei consumatori cinesi, indiani, brasiliani etc, circa dieci anni fa? Quasi 3 miliardi di persone scalpitano verso il desiderio di una vita più decente. Quale sarà il livello dei consumatori fra dieci anni? Sarà forse sceso?
Altra benedizione:
Questa sicuramente non sarà passata inosservata: Apocalypse dopodomani.
Vi assicuro che ce ne sono per tutti i gusti.
L’unica cosa che ricordo in modo chiaro è che a marzo 2009, erano in molti che facevano a gara sul formulare la previsione più apocalittica.
In questa previsione invece troviamo qualcosa che si riallaccia al motivo per cui analizzo preferibilmente le borse in oro piuttosto che in moneta:
Chi salverà l’America?
In particolar modo vi suggerisco di focalizzare al punto 5, mentre al punto 6 il dato mi risulterebbe non esatto, in quanto i 50.000 mld non è debito privato ma totale.
Mi domando: non sarà per caso che ci avviciniamo ad una nuova fase iperbullish?
Una cosa è certa comunque, che l’equity (bene reale) per ricolmare il gap perduto con l’oro ne ha di strada da fare.
Non so se sia questo il momento, forse no, forse sono ancora troppe le incognite e le paure. Ora molti hanno addirittura paura della morte di Bin Laden, per future ritorsioni terroristiche, quando i controlli non sono mai stati alti come ad oggi. Forse sarà il caso di preoccuparsi fra un paio di anni, quando la gente presto dimenticherà le paure.
Per una volta tanto godiamoci la vita